“COS’È LA BIOMECCANICA DEL CAVALIERE” di Veronica Caranfil

I cavalieri richiedono forza e resistenza. Ogni singolo movimento del cavaliere influenza il modo in cui il cavallo si porta avanti e il suo modo di muoversi. Il riuscire a montare bene a cavallo, richiede che il cavaliere sia nella posizione corretta, affinché il cavallo si possa esprimere al meglio. Prendiamo, ad esempio, due cavalli dallo stesso allevamento e allo stesso livello sportivo. Poniamoci sopra due cavalieri, un professionista, ben allenato, e un cavaliere instabile, inadatto al cavallo. Avremo di fronte un quadro molto diverso. Vedremo che il cavaliere preparato avrà qualcosa che quello instabile non ha. Non si parla solo di abilità nell’addestrare il cavallo, ma si noterà una diversa postura e un diverso modo in cui il cavaliere si accompagna al cavallo. Affinché un cavallo diventi elastico, rotondo, espressivo, rilassato e in avanti, deve essere in grado di muoversi senza tensioni e stress. Come cavalieri, non vogliamo che la nostra presenza influenzi negativamente il modo in cui il cavallo si muove. Vogliamo che la nostra presenza tiri fuori il meglio dal cavallo. Quindi, tutto inizia con una base forte e stabile che possa influenzare positivamente il movimento. Questo dipende, infatti, dal modo in cui montiamo, dalla posizione, dalla forza, dal modo in cui sediamo e certo, anche dall’esperienza.