“Gli animali non sono oggetti” di Chiara Amodio

“GLI ANIMALI NON SONO OGGETTI”
di Chiara Amadio, Gruppo Ucif
Vorrei soltanto condividere la mia amarezza, scusate se è un po’ lungo, nel constatare sempre di più quanto ci sarebbe da cambiare nel mondo dei cavalli, mondo che più conosco e più mi si mostra in tutti i suoi problemi e le sue contraddizioni e mondo in cui troppo spesso viene considerato perfettamente normale e giusto quanto farebbe gridare allo scandalo se fosse fatto nei confronti di altri animali. Cani e gatti? Certamente, ma non solo ed è proprio da qui che nasce questo mio sfogo, che non vuole affatto essere una polemica bensì un semplice spunto di riflessione, da quando poco più di una settimana fa ho acquistato una bellissima tartaruga di terra. Beh, addentrandomi nella cura di questo animaletto, ho potuto constatare come giustamente sia ampiamente raccomandato assicurarle una vita di benessere: è bene che viva all’aperto, che possa spaziare, che possa avere soddisfatte le sue esigenze di specie e pertanto guai a chiuderla in un terrario, guai a tenerla rinchiusa in casa, guai a non farla vivere il più possibile “secondo natura”….. Bene. Giusto, mi trovo perfettamente d’accordo. Però poi ecco che proprio non posso fare a meno di sentire una profonda rabbia e tristezza quando, nello stesso momento in cui mi compiaccio su come si abbia a cuore il benessere di una tartaruga, vedo invece troppo spesso cavalli vivere praticamente 24 ore su 24 nella solitudine di un box dove a malapena possono fare un giro su se stessi, cavalli usati in ogni modo possibile e poi riposti lì, nella loro scatola, ad attendere il prossimo momento in cui doversi impegnare in qualche lavoro. Nel mio piccolo lo vedo ogni singolo giorno anche al ranch dove tengo il mio cavallo, vedo gli sguardi spenti e rassegnati da chiara “impotenza appresa” di queste meravigliose creature ridotte a mero equipaggiamento sportivo “usa e riponi” e vedo tutti quanti intorno, indifferentemente professionisti, agonisti o semplici “cavalieri della domenica”, perfettamente sereni in merito, nessuno scrupolo, nessun senso di colpa, niente di niente. E allora mi chiedo cosa si penserebbe se si prendesse un cane, lo si facesse vivere in un box da solo tutto il giorno, lo si tirasse fuori soltanto per fargli fare un qualche esercizio al guinzaglio e poi via, dentro la gabbia di nuovo fino al prossimo addestramento. Me lo chiedo e so benissimo che si griderebbe giustamente all’abuso, tutti d’accordo, dato che sarebbe semplicemente ed unanimamente visto come inaccettabile….proprio come è inaccettabile che una tartaruga sia costretta a vivere chiusa in un terrario. Ma per il cavallo invece no, per il cavallo va sempre bene tutto purché sia semplice e comodo per noi usarlo. Scusate ma non posso fare a meno di indignarmi 🙁