Angelo, Lorenzo e il benessere “LA CONTROVERSIA” di Angelo Telatin

Angelo, Lorenzo e il Benessere
“LA CONTROVERSIA”
di Angelo Telatin
Pubblichiamo un bellissimo pezzo a firma Angelo Telatin che ha onorato il nostro Gruppo Facebook
Ci ho pensato un po’ prima di intervenire con un commento. Premetto che adoro Lorenzo e sulla sua bravura è amore per i cavalli non si discute per cui faccio un esempio che mi riguarda per far capire il mio ragionamento. Durante uno stage che ho svolto in Italia stavo mostrando come abituare un cavallo alla tosatrice senza usare torcinaso o tranquillanti, ma semplicemente insegnando al cavallo che la tosatrice non è un mostro attraverso tecniche della psicologia dell’apprendimento. Pensavo di fare del bene ma sono stato accusato che il cavallo era legato ai due venti e quindi forzato ad accettare la mia autorità. Ovviamente non ero d’accordo ma ho fatto tesoro del suggerimento e ho migliorato i miei video. Ora faccio più attenzione che non ci sia il minimo sospetto di coercizione.
IL PUBBLICO
L’opinione pubblica sta cambiando e anche molto velocemente dobbiamo rendercene conto e stare al passo con i tempi se vogliamo sopravvivere come sport. Faccio un esempio; vent’anni fa era normale in una gara da slitta con i cani usare la frusta e si accettava che i cani corressero con la coda tra le gambe e in stato di paura. Ora l’opinione pubblica ha detto basta. Le gare di slitta non sono cessate, sì fanno ancora. Quello che è cambiato è il modo e il tipo di addestramento usato. Cani felici niente frusta prestazioni probabilmente diverse ma sempre con un vincitore.
Nel mondo dei cavalli volenti o nolenti arriveremo allo stesso risultato. O lo accettiamo o verremo messi al bando. Nel cavallo i segnali di stress sono più difficili da interpretare del cane ma ormai con i teleobiettivi si riesce a catturare queste espressioni. La scienza equestre ha fatto passi da gigante e con internet e social media la gente comune si sta educando velocemente. È vero che molto spesso la gente che critica dovrebbe stare zitta. Ho sentito dire io non uso quel tipo di coercizione, uso semplicemente la capezza etologica, che di etologico non ha niente. Infatti, rispetto alle normali capezze, funziona proprio perché è più sottile fa pressione sul naso del cavallo, per non parlare di quando spostandosi sega il naso o la nuca creando abrasioni.
LA SCIENZA
È stato fatto un esperimento sui topi messi in due gabbie dove ricevevano delle scosse di corrente. I topi di una gabbia potevano venivano avvisati con una luce dell’arrivo della corrente e potevano premere un pulsante per spegnerla. Questo spegneva la corrente in entrambe le gabbie. Quindi tutti i topi ricevevano la stessa quantità di corrente. Al contrario di quello che si pensava i topi che potevano prevedere e controllare il fastidio della corrente erano abbastanza sereni mentre gli altri erano completamente stressati.
Nel cavallo è lo stesso non è tanto la severità delle cose che si usano ma la capacità di prevedere in maniera chiara gli aiuti usati e la possibilità di interromperli emettendo il comportamento desiderato.
Le rosette in gomma o l’imboccatura con leve non feriscono il cavallo, ma comunque aumentano la pressione tattile degli aiuti. Se io do al cavallo la possibilità di prevedere le mie richieste attraverso gli aiuti e rilascio la pressione ogni volta che il cavallo emette il comportamento desiderato, il cavallo non si stressa. Cosa che normalmente succede con un cavaliere del talento di Lorenzo. Se io uso un filetto o una capezza etologica ma sono scostante nelle pressioni e traballante in sella non do al cavallo le due possibilità e creo un cavallo molto più stressato.
Il chiudi bocca stretto, anche se in realtà è regolare perché’ la FEI non si è aggiornata sulle ultime ricerche, bloccando la motilità della mandibola si è visto che crea stress al cavallo. Basta essere all’avanguardia e prevenire anziché curare.
CONCLUDENDO
Come l’azione di stizza contro il cavallo di Penelope Leprevost o in questo caso la foto sfortunata di Lorenzo non racchiudono in sé un momento di estrema violenza nei confronti del cavallo, bisogna accettare che la sensibilità della gente comune sta cambiando. Se una volta quando un cavallo si fermava in gara la gente urlava “dagliele”, ora se lo tocchi la gente urla al cavaliere “Booo”.
Quale sarà il futuro dell’equitazione non lo posso prevedere ma sicuramente la possibilità di addestrare i cavalli seguendo i principi della psicologia dell’apprendimento è a nostra disposizione.
Anche la possibilità di fare gare dove si punta più all’addestramento e all’armonia che ai risultati fisici estremi a scapito del confort c’è.
Buona riflessione a tutti enjoy
Ndr
Semplicemente meraviglioso. Grazie, Angelo.