Le Inchieste del Commissario Ferrante Martini “PROTEGGERSI SIGNIFICA RISPETTARE” di Mario Catania

Le Inchieste del Commissario Ferrante Martini
“PROTEGGERSI SIGNIFICA RISPETTARE”
di Mario Catania
In questi giorni sto terminando il mio nuovo romanzo, questa la causa della latitanza…ma sto anche leggendo parecchio: come dice sempre il mio amico John Irving “per ogni pagina che scrivi dovresti leggerne dieci”. Ho letto quanto accaduto al Palio di Siena; ho letto chi sostenga che proteggersi sia segno di viltà, una sorta di ammissione di non saper andare a cavallo; ho letto chi pensi che proteggersi significhi mostrare sfiducia nel proprio destriero. A questo punto vorrei riflettere sul fatto che, con ottima probabilità, molto spesso ci scordiamo come il nostro sia, a differenza di tutti gli altri – ed è, forse, questo particolare a renderlo davvero unico – uno sport in cui lo “strumento” non sia uno “strumento” ma un “compagno”, un essere vivente. Il cavallo vive di emozioni, di paure, di ansie, di spaventi, di gioie, di errori ed, ad ognuna di queste situazioni abbina reazioni piu’ o meno controllate e controllabili…esattamente come l’essere umano. Il cavallo è, tuttavia, molto piu’ grande e forte di noi ragione per cui un suo errore, una sua reazione scomposta e nemmeno voluta possono essere estremamente pericolose per noi, così piccoli e deboli nei suoi confronti. Ecco, allora che la mia riflessione vorrebbe ribaltare tante “teorie”: proteggersi significa rispettare, oltre che noi stessi, il nostro cavallo. La differenza tra una caduta senza effetto alcuno ed una con conseguenze disastrose puo’ condizionare il suo futuro perchè l’animale è un eterno bambino che dipenderà sempre da noi!