West Nile “FORSE È MEGLIO TORNARE SULL’ARGOMENTO” di Mario Catania

West Nile
“FORSE È MEGLIO TORNARE SULL’ARGOMENTO”
di Mario Catania
Ritengo doveroso riproporre, seppure con indirizzo diverso, un articolo riguardante la pericolosità del virus West Nile soprattutto perchè vedo e leggo tanta confusione.
Non mi soffermo a ripetere le specie di migratori possibilimente pericolose, già dettagliatamente citate nell’articolo precedente ma cerco, a questo punto, di essere il piu’ chiaro possibile sulla sostanza dell’argomento.
Colui che porta il virus è l’uccello migratore – dall’Egitto ai Paesi Nordici in Primavera e viceversa in Autunno. L’Italia non rappresenta un posto di “fermata” bensì di “passaggio” e questo risulta un argomento essenziale per smentire tutti coloro i quali sostengano che il West Nile non possa colpire in Autunno, stagione, di contro, assolutamente a maggiore rischio. In alcune aree della nostra penisola, tuttavia, oramai il virus si è stabilmente inserito nelle specie locali che non migrano e quindi rende addirittura endemica la malattia in tali zone. Cerco, di seguito, di essere davvero il piu’ semplice e chiaro possibile. Il Virus è contenuto nel corpo di un UCCELLO il quale ne è PORTATORE; la zanzara, pungendo il volatile ne assorbe il sangue e pungendo un CAVALLO o un UOMO puo’ trasmetterlo a questi. Importante ricordare come il Virus NON si trasmetta da CAVALLO a CAVALLO, da CAVALLO a UOMO o viceversa. L’Italia è un punto di passaggio e “riposo” degli uccelli migratori poichè, insieme alla Turchia e alla Spagna è il solo canale a mezzo del quale questi volatili possono migrare, appunto, dall’Egitto al Nord e ritorno: Italia, Spagna e Turchia sono zone di transito! Per questa ragione, in questi tre Paesi, il periodo piu’ pericoloso è l’Autunno: gli uccelli migratori ritornano con i piccoli al seguito e fanno soste piu’ lunghe rispetto al periodo primaverile.
Quando è logico vaccinare?
Tendenzialmente almeno un mese prima del picco (o primaverile o autunnale). La durata dell’immunizzazione è di un anno, i professionisti consigliano di fare la prima puntura a metà marzo o ai primi di aprile, a seconda del clima locale (tra Valle d’Aosta e Sardegna ci sono differenze) in modo da essere coperti da maggio a novembre poiché la copertura è vero che dura un anno ma è nei primi sei mesi che gli anticorpi sono maggiormente numerosi e conferiscono la più forte e sicura protezione. Viceversa, chi iniziasse a vaccinare ai primi di settembre avrebbe una prima copertura solo per i primi di ottobre, quando oramai il pericolo sarebbe quasi scampato. Eh già, perché il pericolo maggiore è proprio tra fine agosto e metà ottobre, il momento del ritorno delle migrazioni.
Vaccinare si o no?.… ma perché rischiare? Vaccinare assolutamente sì.
Ma in tempo, direi fine marzo metà aprile per essere sicuri!