Le Inchieste del Commissario Ferrante Martini “USIAMO LE PROTEZIONI!” di Mario Catania

Le Inchieste del Commissario Ferrante Martini
“USIAMO LE PROTEZIONI!”
di Mario Catania
Eh sì, ha ragione il mio amico Fabio Colombo…. di Sicurezza ci si ammala! Vorrei raccontarvi cosa mi è successo solo qualche giorno fa.
Mentre mi preparavo ad uscire, evidentemente distratto da molte telefonate di lavoro, mi sono scordato di indossare il giubbotto airbag dal quale mai mi separo. Esco dal terreno dove tengo le cavalle portandomi November Rain a mano fino a casa…. meno di un chilometro, lo faccio spesso, a me basta stare con lei, molte volte le mie gite sono un misto di passeggiata a piedi e qualche salita in sella. Quando arrivo nei prati di casa, tuttavia, amo passeggiare tra i filari di viti, camminare al passo nei miei prati, insomma, rilassarmi. Come sempre, giunto a casa, la libero per mangiare dell’erba poi le rimetto il morso e faccio per salire… a quel punto mi accorgo di non avere indossato la protezione.
La giornata era splendida e, devo ammetterlo, mi è spiaciuto non fare la mia solita passeggiata.
Ho riflettuto, poichè l’ho pensato, sul fatto che potesse trattarsi di superstizione per la serie “proprio oggi che non lo indosso, magari, è la volta che cado…”, ma non si trattava di quello! In realtà era qualcosa di molto piu’ razionale, essendo un uomo di sport prima che di cavalli, sono consapevole che l’infortunio possa attenderci dietro l’angolo e le componenti mille e non tutte prevedibili e controllabili. Di prevedibile, tuttavia, c’è il fatto che cadere battendo il torace o la schiena nudi a terra piuttosto che protetti da ben venticinque litri di aria, da un gommone per intenderci, possa fare la differenza. Mi capita di leggere dei post dove si parla di fiducia nel proprio cavallo, esperienza e quanto altro, ma il punto è che in equitazione, come sugli sci, come in moto, come in bicicletta, come…a piedi, si puo’ cadere! Solo che, da cavallo, si cade dall’alto e non sempre sul morbido e magari senza colpa di alcuno ma per nostra distrazione, suo spavento o un evento, magari, imprevisto da entrambi. Le protezioni di oggi sono eleganti, comode, riutilizzabili: perchè rifiutarle?