Le Inchieste del Commissario Ferrante Martini “L’UOVO DI COLOMBO” di Mario Catania

Le Inchieste del Commissario Ferrante Martini
“L’UOVO DI COLOMBO”
di Mario Catania
Avevo promesso un articolo piu’ approfondito riguardo alla polemica di questi giorni: ” DPA non DPA”…Bene, personalmente, proprio per la sicurezza del nostro compagno di avventure, la reputo sterile e pretestuosa. Non sono, nè mi reputo, animalista nell’accezione piu’ stretta del termine, quella che, a volte, fa peggio che meglio agli stessi amanti degli animali facendo passare loro stessi per esaltati. Rispetto qualsiasi forma di vita e, quindi, arrivo a concludere che, a questo punto, dovremmo lottare per impedire la macellazione di capretti, bovini, ovini e quanto altro. Credo fermamente in Dio e vedo nel creato una perfezione imbarazzante, anche nelle piccole cose…pensiamo al tempo stimato di vita di un animale, ad esempio: mentre elefanti o tartarughe, i quali possono fare a meno dell’uomo anzi, sicuramente, vivono meglio in sua assenza, hanno prospettive vicine o superiori al secolo, cani, gatti e cavalli che dipendono da noi in tutto e per tutto hanno un tempo a loro disposizione nettamente inferiore a quello dell’uomo. Vi siete mai chiesti la ragione? Io si e, nel mio piccolo, credo di avere trovato una logica conclusione: questi animali senza di noi, senza il loro “padrone”, sarebbero destinati al peggio. Proprio per questo motivo penso che tutelare i proprietari significhi tutelare gli animali. Certo… un cavallo, un cane, un gatto e qualunque essere vivente devono essere “per sempre”, nessuno lo mette in dubbio… Ma la Vita sa essere o diventare, dura e, nel caso in cui un proprietario perda lavoro, azienda e quanto altro e non abbia piu’ i mezzi financo per sostentare se stesso quale sarebbe la fine dei suoi migliori amici? Se vogliamo aprire gli occhi al contesto reale dobbiamo comprendere come molte situazioni nascano piu’ per necessità che per mancanza di “umanità”. Viviamo in un mondo dove le difficoltà economiche sono all’ordine del giorno. Penso che le battaglie donchisciottesche abbiano un qualcosa di romantico da rispettare ma, poi, si debba tornare con i piedi per terra. Purtroppo se un cavaliere non ha piu’ i mezzi per sopportare il mantenimento del proprio cavallo…non ce li ha, punto e basta! La Vita cambia…puo’ cambiare anche all’improvviso e non sempre è una sorpresa piacevole perchè Lei, quando vuole, sa essere dura!Dunque che fine farà quel cavallo?..Non si sa! La decisione spetta al nuovo proprietario, sa va sans dire. Gli inglesi ci forniscono la soluzione: “one stich in time saves nine” …”meglio prevenire che curare” tradotto nella nostra lingua. Piuttosto che preoccuparci di battaglie sterili, non sarebbe, forse, il caso di analizzare ed affrontare il problema alla radice? Se si riuscisse a fornire tutela al proprietario di un cavallo per tutta la vita dello stesso agevolandolo, coadiuvandolo, supportandolo nel mantenimento…non avremmo, forse, abbattuto ogni barriera? L’uovo di Colombo…ma bisogna pensarci! Chi pensa non fa la guerra a meno che non vi sia un “signore della Guerra” alle spalle che fomenti per interessi…perchè questo, signori, è da sempre il problema delle Guerre nel mondo.