Le Inchieste del Commissario Ferrante Martini: “una Federazione sicura” di Mario Catania

Le Inchieste del Commissario Ferrante Martini
UNA FEDERAZIONE SICURA
di Mario Catania
Con enorme piacere mi sto quotidianamente confrontando con questo nuovo corso della nostra Federazione. Parlando con amici dai trascorsi anche blasonati ed importanti trovo in loro un punto d’incontro nel momento in cui si arriva a sostenere che la cosiddetta “equitazione di campagna” o, comunque, l’equitazione al di fuori dei recinti di un Circolo, sia decisamente rischiosa, forse ancor di piu’ di quella praticata nei campi di salto o dressage. Ecco allora che, finalmente, l’occhio istituzionale si sta rivolgendo anche agli amatori, amanti dei cavalli ma che, magari, vogliono viverli nella libertà di una passeggiata in campagna piuttosto che tra le mura di un maneggio. Una Federazione che prenda coscienza di questo da maggior forza a chi, quotidianamente, lavora per lo studio, il collaudo, la sperimentazione di dispositivi di sicurezza sempre piu’ protettivi e sempre meno ingombranti. Si sta riportando l’equitazione ad essere un movimento anche culturale. Iniziative quali il premio Horse Emotions, dedicato alle opere di amanti dei cavalli di ogni età ed in ogni contesto, non sono, nè devono essere, dei fatti occasionali e sporadici quanto piuttosto un marchio attestante un deciso cambiamento…Un cambiamento nel quale la sicurezza, figlia sempre e comunque della cultura, non potrà mai venire dimenticata o passare in secondo piano. La rinnovata attenzione a chi pratica il nostro sport in passeggiata, a chi lo ami solo per il rapporto con l’animale devono e possono, quindi, aprire una miriade di prospettive tutte tese alla salute nostra e dei nostri cavalli. Formare generazioni di cavalieri coscienti e mai presuntuosi, sempre pronti ad accettare un consiglio e disposti ad accettare di…non poter sapere tutto…penso sia la base per uno sport sempre piu’ sicuro. Nei miei articoli ho analizzato, nel tempo, decine di situazioni di possibile pericolo… dalla sgroppata, all’impennata, al rifiuto, allo spavento improvviso, ho parlato di una casistica infinita di incidenti accaduti in campo e fuori, ho valutato una miriade di sistemi di sicurezza e non voglio, in questa sede, ripetermi. Oggi vorrei solo, con enorme piacere, complimentarmi con la Federazione e ringraziarla per essere riuscita a far sentire quelli come me, che si tutelano o, almeno, cercano di farlo, a mezzo di ogni strumento possibile, non piu’ degli alieni ma, semplicemente, degli atleti attenti alla sicurezza propria e dei propri cavalli.