“Le inchieste del Commissario Ferrante Martini: tutto sbagliato!” di Mario Catania

“Le inchieste del Commissario Ferrante Martini: tutto sbagliato!”
di Mario Catania
Accade spesso, o, comunque può accadere, nell’equitazione di campagna di imbattersi in sentieri con un fossato più o meno profondo ai lati: piccoli ponticelli, passaggi magari non troppo lunghi ma che possono diventare decisamente rischiosi. Mi è capitato personalmente di vedere più di una volta cavalieri girare la testa del cavallo dalla parte opposta al fosso credendo in questo modo di tenerlo lontano da esso; a questo comportamento darei il titolo del libro sulla mia ultima indagine: Tutto sbagliato!
E sì, proprio tutto il contrario di ciò che si dovrebbe fare: in questo modo il cavallo rimarrà disorientato, rischierà di perdere la percezione del pericolo e le giuste distanze con la forte possibilità di mettere uno dei piedi posteriori in fallo…. et voilà! Immaginiamo, allora, di stare percorrendo un sentiero con degli alberi alla nostra destra e un fossetto di un metro, un metro e mezzo a sinistra; il comportamento corretto sarà quello di girare la testa del nostro cavallo a sinistra, verso il fosso, in modo che veda esattamente il pericolo e poi di lasciarlo libero di orientarsi, vedremo che la drizzerà leggermente tenendola sempre rivolta al vuoto, al contempo lo toccheremo con il tallone sinistro leggermente più indietro rispetto al punto in cui lo toccheremmo se volessimo farlo girare a sinistra chiedendo una piccola cessione. In questo modo il nostro amico procederà sì dritto ma con i posteriori il più possibile lontani dal vuoto. Evidentemente questa piccola cessione sarà possibile nel caso il tratto da superare sia molto ridotto, due, tre metri, ma se si dovesse trattare di un percorso più lungo la scelta più logica sarebbe quella di lasciarlo libero di orientarsi: tutto può accadere ma con ottima probabilità, anche scoppiasse una bomba, il cavallo scapperebbe dritto davanti a sé. Se poi volessimo parlare di Sicurezza in termini assoluti, allora il consiglio sarebbe comunque quello di evitare situazioni simili, poiché sempre potenzialmente rischiose visto che, come abbiamo sempre detto, uno spavento, una scivolata, uno scatto improvviso possono in ogni momento accadere: se si tratta di piccoli passaggi, possiamo considerare il rischio davvero minimo, sempre se corso con cognizione, ma se parlassimo di centinaia e centinaia di metri, direi che la cosa migliore sarebbe quella di scegliere un percorso alternativo. Dobbiamo poi sempre valutare il cavallo con il quale stiamo affrontando la nostra gita poiché, in situazioni simili, uno molto abituato a passeggiate all’aperto, ai sentieri, alle stradine sarà certamente più affidabile di chi sia nuovo a certe esperienze.