“Le inchieste del Commissario Ferrante Martini: sicurezza totale” a cura di Mario Catania

“Le inchieste del Commissario Ferrante Martini: sicurezza totale”
a cura di Mario Catania
E’ di questi giorni una fervida discussione riguardo al tema del giubbotto airbag, argomento già trattato, tempo fa, in questa stessa rubrica. Personalmente ritengo il suo utilizzo da consigliarsi fortemente insieme altri due elementi essenziali quali le staffe di sicurezza ed il caschetto. Non nascondo che, nella mia ipotetica classifica, metto al primo posto le staffe, poi il casco ed il giubbotto a pari merito …ma è questa pura immaginazione poichè, visto che nessuno mi obbliga a rinunciarvi, ho scelto di indossare sempre e comunque tutti e tre. Certo, si tratta di una scelta personale che possiamo pensare magari “solamente” di consigliare. Sono, tuttavia, molto rattristato da chi parli di inutilità di uno o, addirittura, tutti e tre questi elementi.
Per quanto riguarda il caschetto ho pubblicato in passato “i segreti di cosa si nasconda sotto la nostra scatola cranica” in modo da far riflettere su cosa esso vada effettivamente a proteggere; per cio’ che concerne le staffe di sicurezza ho voluto ricordare il tragico evento accaduto ad Oscar Medaglia il 23 maggio 2016 durante un concorso internazionale e per quanto riguarda l’airbag cercato di porre la riflessione sul fatto che protegga tutti i principali organi del nostro corpo, dai reni alla cassa toracica, alla colonna vertebrale, alla cervicale.
Il casco tutti sappiamo cosa sia e come funzioni ma vorrei ricordare il funzionamento, semplice davvero degli altri due dispositivi.
Le staffe antistaffatura presentano, come unica modifica rispetto a quelle canoniche, su un lato, un gancetto di cuoio al quale viene agganciato un elastico in modo tale che, da una delle due parti, il piede non sia chiuso dal ferro ma, appunto, da questa mini struttura pronta ad aprirsi in caso di caduta: contronidicazioni, francamente direi nessuna! Il lato costituito da “cuoio ed elastico” è, infatti, abbastanza resistente da non cedere ad un semplice spostamento del piede o alla pressione esercitata, lateralmente, in occasione del salire in sella; il costo è pari a quello di una comune staffa o poco piu’ ma il risultato finale puo’ fare la differenza tra la vita e la morte! Io sono, per abitudine, solito usarle con dei semplici elastici, di quelli colorati che si comprano in cartoleria ancora piu’ leggeri di quello fornito in dotazione!
Per quanto riguarda il discorso airbag, francamente, il solo possibile intoppo è costituito dal prezzo…quattrocentosessanta, euro IVA inclusa, tuttavia mi permetto di ricordare che analogo dispositivo è stato reso obbligatorio nello sci fuori dalle piste tracciate, quindi non stiamo parlando di cose dell’altro mondo. Parliamo, infatti, di un giubbotto dell’ingombro di un gilet, indossabile tanto d’estate quanto d’inverno grazie alla possibilità di allargare le chiusure a mezzo del velcro ; ha incorporata al suo interno una camera d’aria divisa in tubolari, due dorsali, uno sui fianchi, due sull’addome ed uno sulla cervicale che si attivano in dieci centesimi di secondo gonfiando un totale di diciotto litri di aria; proprio per la presenza di un cuscinetto a livello cervicale il suo utilizzo è fortemente consigliato con il casco in modo tale da immobilizzare la nuca; esistono evidentemente taglie per bambini che si differenziano da quelle degli adulti solo per una minore forza di attivazione (testata, per i grandi, in trenta Kg). Il tutto viene azionato da una bomboletta di co2 ricaricabile: cio’ significa che, nel caso di utilizzo, se non viene strappata la stoffa, magari da un ramo, nella caduta, in brevissimo tempo il giubbotto si sarà nuovamente sgonfiato e, dopo aver ricaricato la bombola a mezzo di una semplice manovra, sarà assolutamente riutilizzabile…costo della ricarica trentacinque euro! In sostanza una spesa, si di quattrocentosessanta euro ma che dura una vita!
Credo che sia dovere di un gruppo nato per la difesa della “sicurezza” quello di propagandare, far conoscere, mostrare, ogni innovazione tesa ad essa; ognuno sia libero di scegliere ma, reputo che per la tutela dei minori, forse, sarebbero coloro che hanno qualche anno in più a dover mettere buon senso imponendo loro, in uno sport innegabilmente pericoloso, ogni possibile supporto a salvaguardia della loro salute.