“Le inchieste del Commissario Ferrante Martini: Non dimentichiamo la prevenzione in scuderia” di Mario Catania
“Le inchieste del Commissario Ferrante Martini: Non dimentichiamo la prevenzione in scuderia”
di Mario Catania
E’ dalla scuderia, da casa, dal nostro terreno, che inizia il discorso sicurezza e prevenzione. Porte dei box, ferrature, lunghine, testiere e capezze, selle e sotto selle, sottopancia e finimenti sono tutti strumenti che hanno bisogno di cure per non diventare essi stessi dei pericoli.
Partiamo appunto dalle porte dei box; a mio avviso, se sottovalutato, uno dei pericoli maggiori all’interno della scuderia poichè basta un niente, un colpo di vento magari, per far si che la porta stessa si chiuda mentre stiamo mettendo il cavallo dentro e, quando cio’ accade, la situazione anche se potrà sembrarvi assurdo, puo’ diventare quasi irrimediabile: il cavallo rischierà di rimanere incastrato con la pancia e per istinto tenderà a spingersi in avanti peggiorando ulterioremente il suo stato. Un semplice accorgimento potrebbe essere quello di bloccare la porta con una catena che staccheremo solo una volta che il cavallo stesso sia entrato evitando così che, per una sciocchezza, possano accadere incidenti dalle conseguenze potenzialmente disastrose.
Per quanto riguarda le lunghine, avrei due suggerimenti: non leghiamo troppo lungo il nostro cavallo quando lo puliamo perchè, se da un lato è vero che gli concediamo piu’ spazio e libertà, dall’altro potremmo rischiare che, magari giocando, si impigli con gli anteriori ed anche questo potrebbe essere causa di stupidi incidenti. La cosa peggiore, tuttavia, l’ho vista fare qualche giorno fa da una persona che portava da solo fuori due cavalli e che, per evitare che la lunghina gli scivolasse di mano, se l’è quasi attorcigliata ai polsi: certo, è corretto avere una presa quanto piu’ salda possibile ma dobbiamo avere sempre la possibilità di mollarla quando la situazione dovesse diventare ingestibile, pensate infatti la tragedia che potrebbe derivare dal rimanere legati al cavallo che magari, anche solo per qualche metro, decidesse di darsi alla fuga.
Riguardo a testiere e capezze il consiglio è sempre quello di non lasciargliele addosso quando si trovi nel paddock, potrebbe impigliarsi e magari ferirsi nel tentativo di liberarsi.
Anche la sella, il sottopancia ed i finimenti vanno curati, a volte purtroppo pensiamo che siano eterni e non badiamo al possibile logorio dovuto agli anni od alla cattiva manutenzione: il cuoio tenderà a causa del tempo ad irrigidirsi e sarà piu’ facile che si spacchi. Esistono prodotti specifici ma una semplice passata di grasso od olio magari anche solo ogni due o tre settimane, possono essere piu’ che sufficienti per mantenere le parti delicate della nostra sella sempre morbide e meno soggette a rotture. Lo stesso discorso vale per i finimenti e per chi, come il sottoscritto, dovesse usare “testiere capezza da endurance in biothane” il suggerimento è di controllare i ganci che collegano il morso alle testiera e le redini al morso perchè il tempo, gli agenti atmosferici e quanto altro potrebbero danneggiarli.
Un discorso a parte merita la ferratura, personalmente consiglio i ferri con il Widia: non bloccano il movimento del piede in modo tale da poter danneggiare l’articolazione ma al contempo evitano pericolose scivolate. Li consiglio soprattutto per chi ami fare lunghe escursioni nelle quali si affrontano anche tratti sull’asfalto o magari, discese leggermente scivolose; sicuramente sono pressochè indispensabili in inverno quando il terreno rischia di diventare ghiacciato.
Non sottovalutiamo poi cio’ che mettiamo sotto la nostra sella poichè i mal di schiena e le fiaccature sono dietro l’angolo: la sella non deve essere solo di misura per noi ma anche e soprattutto per il nostro cavallo per il quale un arcione troppo stretto potrebbe rappresentare una pressione mal distribuita tale da causare dolori anche permanenti. Anche la pulizia del sottosella non puo’ essere dimenticata poichè basta davvero poco, della polvere o della terra per causare fiaccature difficili da combattere.
Alla luce di questi discorsi che, probabilmente ognuno di noi già conosce, forse il consiglio piu’ utile puo’ essere quello di non sottovalutare gli stessi dandoli per scontati quando, magari lontani da casa od in luoghi di villeggiatura, andiamo a fare qualche passeggiata con selle e quanto altro che non ci appartengono. Buttiamo sempre un occhio almeno al sottopancia ed ai finimenti, assicurandoci che non siano logorati od eccessivamente induriti, proprio per non rischiare brutti scherzi.
Last but not least vorrei mettere in guardia tutti coloro che affidano il proprio cavallo a maneggi nei quali le recinzioni dei paddock sono di ferro anzichè in legno: inorridisco sempre quando vedo del ferro! Se per un caso sciagurato il cavallo dovesse incastrarsi con un arto tra due travi di legno basterebbe segarle per liberarlo ma col ferro difficilmente vi sarebbe scampo, per questa ragione il consiglio del cammissario è quello di usare sempre del filo elettrificato o del legno ma mai del ferro…un piccolo accorgimento che puo’ significare grande sicurezza.