“Le inchieste del Commissario Ferrante Martini: attenzione alle buche!” di Mario Catania

“Le inchieste del Commissario Ferrante Martini: attenzione alle buche!”
di Mario Catania
Io, Commissario Ferrante Martini, oggi vorrei andare un po’, per così dire, contro corrente. Sento spesso parlare di quanto sia bello galoppare nei prati, negli spazi aperti, senza limitazioni, magari. Bene: qualcuno ricorda il gravissimo incidente accaduto l’8 settembre 2015 sulla pista di allenamento dell’ Ippodromo di San Siro, nel quale due fantini, tra cui il nostro Gregorio Arena, hanno rischiato di perdere la vita? Il tutto avvenne a causa di una buca di 20 cm per 40, che certamente non sarebbe dovuta essere presente nella pista di allenamento di un Ippodromo e sulla quale ha indagato la Procura…
Ma il punto è un altro: per noi che non abbiamo la fortuna di potere usufruire di piste e/o percorsi preparati, permettere al nostro amico di sfogarsi liberamente in simili spazi significa accettare implicitamente il rischio di poter incappare in una falla del terreno, potenzialmente fatale per la nostra salute e per quella del nostro cavallo. Qualsiasi cavaliere vero ed esperto, ma soprattutto prudente per se stesso e per il proprio destriero, sconsiglierebbe simili sciocchezze da neofiti: basta un piede in fallo, un’inciampata, una piccola buca magari invisibile per cambiare per sempre la nostra vita e quella dei nostri amici….
Non dichiariamoci disposti a correre un così stupido rischio.
Se sentissimo proprio il bisogno di lasciarci andare alla velocità, dovremmo cercare di farlo in luoghi il più possibile sicuri: strade pianeggianti, senza vie aperte a destra o sinistra, con fondi abbastanza lisci e comunque mai ad andature, come si suol dire, pancia a terra, ma sempre sotto controllo. Ricordiamo che un purosangue da corsa può raggiungere i 58 km/h se lanciato e, credetemi, è tantissimo in un sentiero su di un cavallo!