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Home›Senza categoria›“Malattie infettive: West Nile Disease” a cura di Giulia Fiocchi

“Malattie infettive: West Nile Disease” a cura di Giulia Fiocchi

By admin
4 Novembre 2017
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“Malattie infettive: West Nile Disease”
A cura di Giulia Fiocchi

 

Cos’è la West Nile Disease?
La WND è una ZOONOSI (malattia infettiva trasmissibile all’uomo), causata da un Flavivirus, il cui ciclo vede coinvolti numerose specie di uccelli selvatici come reservoir naturale della malattia, le zanzare come vettore del virus e il cavallo e l’uomo come ospiti accidentali a fondo cieco.
È trasmissibile tra cavalli e tra uomini?
NO, la trasmissione non può avvenire tra cavallo-cavallo né tra uomo-cavallo né tra uomo-uomo. L’unica fonte di infezione per cavalli e uomini sono proprio le zanzare, essendo i mammiferi ospiti accidentali a fondo cieco, ovvero senza possibilità di divenire fonte di infezione.(Fig.1)

Quali aree geografiche sono maggiormente colpite?
In Europa e nel bacino del Mediterraneo possiamo evidenziare aree endemiche che interessano numerose geografiche. (Fig.2)
In Italia la diffusione della WND è in continuo divenire e, per quanto riguarda l’anno 2015 risultano ampiamente colpite le regioni FriuliVenezia-Giulia,Veneto, Emilia-Romagna e Lombardia , sino a interessare le prime province del Piemonte orientale. Nelle scorse stagioni l’allarme risultava elevato anche per Sardegna e Sicilia. (Fig.3)

Quanti casi di infezione negli equidi sono stati registrati nel 2015?
Dal 1/1/2015 al 21/10/2015 il CESME (Centro di Referenza Nazionale per lo Studio delle Malattie Esotiche) ha confermato 16 focolai negli equidi con sei casi clinici di WND nelle regioni Emilia Romagna, Lombardia, Piemonte e Veneto. (Fig.4)
Al 21/10/2015 il CESME ha confermato positività su 20 cavalli nelle regioni Emilia Romagna, Lombardia, Piemonte e Veneto; Organi di 55 uccelli stanziali appartenenti a specie bersaglio nelle regioni Lombardia, Emilia Romagna, Piemonte e Sardegna; Un pollo nella regione Sicilia; Organi di 11 uccelli selvatici trovati morti nelle regioni Piemonte, Emilia Romagna, Lombardia e in Sardegna; 98 pool di zanzare nelle regioni Lombardia, Emilia Romagna, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Piemonte e Sardegna. Questi numeri risultano tuttavia sottostimati poiché non vi è certezza diagnostica che ogni equide deceduto non fosse affetto da WNV, se non sottoposto ad esami specifici.
(Fig.4)
E nell’uomo?
Sempre per quanto riguarda il corrente anno, sino al 21/10/2015 sono stati segnalati nell’uomo 35 casi di malattia neuro invasiva da West Nile virus (WND) nelle regioni Emilia Romagna, Lombardia e Veneto.
La data di insorgenza sintomi è compresa tra il 27 luglio e 16 settembre 2015. E’ stata segnalata positività per WNV in 13 donatori di sangue: 7 in Lombardia, 6 in Emilia Romagna. Le attività di sorveglianza delle febbri virali estive hanno consentito di confermare 10 casi di febbre da WNV: 8 nella regione Emilia Romagna e 2 in Lombardia.

Come si manifesta l’infezione?
L’infezione nella maggior parte dei casi (circa 90% ) risulta asintomatica e senza conseguenze.
Qualora però si manifestassero sintomi clinici, il cui periodo di incubazione è compreso tra i 3 e i 15 giorni post-infezione, viene coinvolto il sistema nervoso e i sintomi saranno prettamente neurologici.
Potremmo quindi osservare : movimenti in circolo, incapacità a mantenere la stazione quadrupedale, paralisi/paresi agli arti, fascicolazioni muscolari, deficit propriocettivi. Tali sintomi possono essere accompagnati da debolezza degli arti posteriori, cecità, ptosi del labbro inferiore, o paresi dei muscoli labiali o facciali e digrignamento dei denti.
Il tasso di letalità (percentuale di animali malati che muoiono o vengono sottoposti a eutanasia) rimane compreso tra il 30% e il 40%.

Come si controlla la presenza del Virus?
Ai sensi del Decreto del Ministero della Salute del 3 giugno 2014 (GU Serie Generale n.165 del 18-7-2014), la sorveglianza nei confronti della West Nile Disease (WND) si basa sulle seguenti componenti:
1. sorveglianza su uccelli stanziali appartenenti a specie bersaglio.
In caso di mancato raggiungimento del 50% delle attività previste, è possibile, in alternativa, attuare la sorveglianza su allevamenti avicoli rurali o all’aperto o tramite il posizionamento di gruppi di polli sentinella;
2. sorveglianza sugli equidi;
3. sorveglianza entomologica;
4. sorveglianza su carcasse di uccelli selvatici.

Quali sono le procedure burocratiche?
In caso di sospetta sintomatologia neurologica in equidi, il servizio veterinario dell’Azienda USL competente per territorio provvede a darne immediata comunicazione alla Direzione Generale della Sanità Animale e del Farmaco Veterinario ed al servizio veterinari della Regione. Il servizio veterinario dell’Azienda USL provvede altresì ad informare l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale competente per territorio e il Centro di Referenza Nazionale per le Malattie Esotiche degli animali (CESME), e ad eseguire prelievi di sangue sugli equidi che manifestano sintomatologia clinica riferibile a WND.
Qualora il sospetto riguardi animali deceduti o soppressi in seguito a sindrome neurologica, il servizio veterinario dell’azienda USL competente per territorio, in collaborazione con l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale competente per territorio effettua l’esame anatomo-patologico ed il prelievo dei seguenti organi: cervello, midollo spinale, cuore e milza.
Essendo il cavallo un ospite a fondo cieco, non sono necessarie misure di isolamento o di quarantena e non vengono posti limiti di entrata e di uscita dei cavalli dalla scuderia.

Quali sono le misure preventive?
Innanzitutto è necessario mettere in atto un piano di profilassi sanitaria e di gestione ambientale per limitare la diffusione della malattia.
In Italia in attuazione all’art 6 dell’O.M. del 4 agosto 2011 e successive modifiche, dal mese di luglio 2009 è possibile vaccinare gli equidi facoltativamente, e a carico del proprietario.
Per i cavalli sono autorizzati al commercio un vaccino inattivato e un vaccino ricombinante, mentre ad oggi non sono disponibili vaccini per uso umano anche se sono in corso sperimentazioni.
Nelle aree in cui la malattia è endemica è necessario adottare misure di prevenzione che agiscano sulla limitazione della densità dei vettori (riduzione delle raccolte di acqua stagnante, esecuzione di trattamenti adulticidi e larvicidi,applicazione di repellenti, zanzariere ecc.) al fine di ridurre le probabilità di contatto con gli ospiti recettivi e limitare la diffusione della WND.

 

Dott.ssa Giulia Fiocchi, Medico Veterinario, MI3483

http://sorveglianza.izs.it/…/Bollettino%20_WND_21_10_2015.p…
http://www.epicentro.iss.it/…/bollettino/WN_News_2015_10.pdf

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