“EH NO, LA LEZIONCINA NO” di Glauco L.S. Ricci

Pubblichiamo integralmente la riflessione di Filippo Bologni sulle critiche alla recente Festa dei Vincitori organizzata dal Cr Lombardo
“In merito ad alcune polemiche sulla premiazione organizzata dal comitato regionale Lombardia e presentata anche da me qualche giorno fa: Voglio soffermarmi in particolare su una polemica: “Il libro dei d’Inzeo è bello ma i ragazzi non lo possono apprezzare quindi era meglio dare loro una targa o altro”.
Da cavaliere di 25 anni e da laureato in Storia, ci tengo a fare una riflessione con voi tutti: davvero dei ragazzi di 10/15 anni non possono apprezzare un libro che racconta la storia di due leggende del nostro sport?
Io credo che possano farlo benissimo, i genitori di questi ragazzi devono capire che se vogliono far crescere i propri figli in questo sport, e aggiungo nella vita, devono indirizzarli verso una cultura tecnica e storica, per comprendere ogni sfaccettatura della gestione di un cavallo e per comprendere quanto l’equitazione italiana abbia radici importantissime. In sostanza i ragazzi più sanno e più possono ambire a grandi mete!
Anzi vi dirò di più, è proprio l’occasione giusta per invogliare i ragazzi a leggere, un’usanza purtroppo sempre meno praticata, visto che si tratta di un romanzo su due EROI del nostro mondo. Sappiate che la FISE Lombardia farà di tutto per far crescere i vostri ragazzi, grazie a stage con tecnici professionisti, ai campionati di stile e appunto alla divulgazione della cultura equestre e non. Oggi un vero cavaliere a 5* deve essere anche manager di se stesso, non basta più essere semplici “piloti”. C’è chi vi aiuta. Quindi cogliete l’occasione. Il vostro futuro dipende da voi”
Filippo Bologni
Caro Filippo, sai benissimo come tu sia un idolo per tutti i ragazzi e le ragazze del nostro sport e come tutti noi ti consideriamo una gemma preziosa della nostra Equitazione: sei forse l’unico Cavaliere che ha capito come sia importante la comunicazione nel nostro mondo, soprattutto la bella comunicazione.
Ma questa volta non ci trovi per niente d’accordo con la “lezioncina” che hai dedicato alle Famiglie che si sono lamentate per una Festa dei Vincitori mal riuscita a detta di molti.
La critica dedicata al prestigioso premio costituito dal libro sui grandi D’Inzeo è solo una delle tante critiche espresse e non è stata così “cattiva”: qualcuno ha fatto notare che un premio così importante poteva non essere apprezzato dai ragazzi, che forse gradivano di più una coppa o una targa da mettere sul comodino, nella propria stanza. Una cosa semplice, ma di estremo valore per i nostri ragazzi. Non crediamo che la Festa dei Vincitori sia il giusto momento per fare “cultura”, ci sono tanti momenti che questo mondo ha o dovrebbe avere per farla. Anche con l’esempio, che spesso questo mondo non fornisce per nulla alle Famiglie così criticate. Perché questo è un mondo che ti insegna da subito, appena entrati, a dare valore alle cose più concrete e più venali, e meno alla cultura e agli ideali, perché così va il mondo, questo mondo.
E le famiglie che sono il principale motore di questo mondo non meritano lezioncine. Rispetto sarebbe troppo, ma lezioncine no.