“L’ANNO CHE STA FINENDO” di Rachele Inturri

Le Storie di Ucif
“L’ANNO CHE STA FINENDO”
di Rachele Inturri
Bene, ancora due giorni e anche quest’anno sarà finito. Questo 2018 doveva portare tanta felicità, la maturità, la conclusione delle superiori nella Scuola dove sono sempre voluta andare e, finalmente, dopo tre anni potevo montare in sella a quella birbante della “mia” puledra, e queste cose sono successe e ne sono arrivate tante altre di belle e inaspettate ma per me questo 2018 sarà per sempre l’anno più terribile, l’anno che mi ha portato via la mia più grande gioia, la mia più grande amica, il mio più grande amore, senza avvisare, trasformando tutto in un inferno, quella sera insieme a me piangeva anche il cielo…. però, per quanto quest’anno che era ormai quasi giunto alla sua conclusione, sia stato duro con me, con noi, non posso cancellare tutto ciò che è successo di bello e che voglio ricordare sempre. Un inizio anno fantastico, con incredibile sorpresa del mio angelo ci ritroviamo in pariglia stretta con un altro cavallo, te rilassatissima, la cavalla che calciava in pariglia, un miracolo che abbiamo immortalato chiedendo a un passante di fotografarlo. Marzo è iniziato in modo fantastico! Neve inaspettata, ho potuto così realizzare un piccolo sogno, montare in mezzo alla neve, anche se per poco, magia pura; poi la settimana di stage ricca di emozioni, finalmente si realizza il sogno di montare su Unica, sei stata bravissima teppista! E poi una magia, un regalo, una dimostrazione di fiducia che pensavo non sarebbe mai arrivata: tu Sici ti sei lasciata avvicinare mentre ti riposavi distesa al sole, certo sempre cauta ma non hai sentito il bisogno di andartene, non finirò mai di ringraziarti. Poi i tre anni di Unica e la vostra prima e unica corsa, mamma e figlia da libere, quella corsa è stata così eccitante per te Sici che hai iniziato pure a soffiare e a tirare su la coda come tua figlia, ma quella scena sarà per sempre solo nostra. Le tue varie dimostrazioni di fiducia, cara Sici, dal chiamarmi quando mi vedevi, specialmente se stavo qualche giorno senza vederti, al venirmi dietro senza costrizioni, ai tuoi fantastici attacchi di coccolite. Poi è arrivata la passeggiata che da tempo sognavo, ma non credevo più di riuscire a fare con te, ma siamo riuscite ad arrivare in Pesa! E quel giorno hai dato anche una grande prova di cambiamento facendo quasi tutto il ritorno da apri fila con un altro cavallo attaccato alle chiappe! È arrivato anche l’esame di maturità e il viaggio insieme agli amici, grazie ragazzi. Poi la nostra ultima galoppata insieme, la nostra penultima passeggiata, insieme alla tua puledra, in quel posto avevate galoppato insieme tre anni prima quando Unica aveva pochi mesi e ancora ti stava dietro come un’ombra. Poi sempre in quel magico pratone il primo galoppo con te, mia dolcissima teppista! Dire che sei stata brava non rende l’idea ma ormai avevi già ampiamente dimostrato tanto. E ora a dicembre un altro piccolo sogno, Unica ora sei anche un po’ mia, la mezza fida è un inizio ma noi sappiamo già che eri mia e tu sei stata la mia ancora dal quel tragico 17 ottobre in cui tua mamma ci ha lasciate, così potrò mantenere meglio l’ultima promessa che le ho fatto, che avrei pensato a te, la sua bimba. E ora lei ci guarda dall’alto e ci protegge. Devo ringraziare alcuni amici che mi hanno accompagnata un po’ nelle mie idee, un po’ folli alle volte, e che hanno immortalato per me dei momenti magici, grazie, e i miei per il fantastico regalo conclusivo di quest’anno. Grazie! E te, angioletto mio, accompagnami sempre, ovunque.