“IL MIO CAVALLO PERFETTO, SEMPRE CON ME” di Giorgia Buccolieri, Gruppo Ucif

“IL MIO CAVALLO PERFETTO, SEMPRE CON ME”
di Giorgia Buccolieri, Gruppo Ucif
Buongiorno a tutti.
Mi presento, io sono Giorgia e lei è Deni, la mia cavalla.
Deni è una sella italiana da salto di 12 anni ed è con me da 7.
Lei è quello che si definisce “cavallo perfetto”: è stata una vera e propria insegnante per me. Abbiamo praticato salto ostacoli per 5 anni e, da due anni abbiamo cercato di preparare qualche ripresa di dressage (con scarsi risultati perché a lei il dressage proprio non piace).
Il 22 dicembre 2017 purtroppo abbiamo dovuto affrontare insieme la più difficile delle prove: Deni non è stata bene.
Stavamo facendo una cura con un farmaco molto conosciuto (il repen) per curare una piccola ferita che si era infettata. Purtroppo è andata in shock anafilattico e a causa di ciò è rimasta a terra nel box tutta la notte senza riuscire ad alzarsi. Il giorno dopo, trovandola a terra tutta sudata abbiamo preso coscienza della gravità della situazione: Deni era completamente paralizzata. Subito abbiamo chiamato il veterinario, che non avendo capito subito il problema ha attribuito il tutto a dei problemi neurologici, consigliandoci così di abbatterla. Non essendo convinti della diagnosi abbiamo chiamato altri 3 veterinari, e tutti ci ripetevano la stessa cosa: “non c’è speranza, quando un cavallo va a terra, è finita.”
Ormai senza speranza contattiamo l’ultima veterinaria: finalmente uno spiraglio di luce, avremmo provato ad imbracarla e tirarla su!
Deni ha reagito bene, nonostante le 1000 complicazioni che comporta il tenere un cavallo appeso (infatti successivamente è subentrata un’ischemia al posteriore destro, causata dalla fascia dell’imbracatura che ostacolava la circolazione), e il dispendio economico esorbitante.
Ad oggi Deni è serena, non ha più bisogno dell’imbracatura, sta in piedi sola e passa le ore della sua giornata al paddock con la sua amica asinella. La riabilitazione procede bene.
Non sapremo se potrà mai tornare a far sport, ma a noi interessa che lei sia viva e possa condurre una vita serena e tranquilla.
Avevo piacere nel condividere la nostra storia con voi, aggiungendo inoltre che, il più delle volte, l’eutanasia non è l’unica strada!