“Ritorno in gara” di Glauco L.S. Ricci

“Ritorno in gara”
di Glauco L.S. Ricci
Era un po’ che non uscivo in gara.
A dire il vero, non sono mai uscito in gara. Ma gli ippogenitori credono di farlo, sempre, quando in gara escono i propri figli. E non importa se non siedono su una sella e non impugnano redini, i piedi dentro le staffe, le gambe strette al corpo del cavallo e lo sguardo in avanti verso il salto e non per terra. Lo hanno visto fare talmente tante volte dai loro figli, lo hanno sentito dire talmente tante volte dai loro istruttori, che potrebbero farlo senza problemi, ne siamo certi, almeno fino al primo salto, al numero uno.
Sono i primi ad alzarsi la mattina, gli ippogenitori, sono tesi, hanno paura di arrivare alla gara in ritardo. Sono gli ultimi ad addormentarsi la sera, dopo la gara, sono talmente stanchi che non riescono a prendere sonno.
E guardano e riguardano il filmato, scoprono ogni volta particolari nuovi, che non avevano notato prima. E quando, finalmente, hanno memorizzato tutto il percorso, sono pronti a lasciarsi andare nelle braccia di Morfeo e dimenticano freddo e caldo, fatica e tensione, gioie e dolori.
Era un po’ che non uscivo in gara.
Ma sono stato bravo. Non importano categorie e risultati, sono stato proprio bravo.
Come sempre.
Percorso netto, come sempre, per noi ippogenitori.