“CARI IPPOGENITORI, STIAMO CALMI” di Glauco L.S. Ricci

“CARI IPPOGENITORI, STIAMO CALMI”
di Glauco L.S. Ricci
Lungi da noi contestare questa sentenza del Giudice Sportivo.
Ma leggiamola, è interessante.
Certamente, si evince che per un Ippogenitore la B90 della figlia vale come un Barrage ad Aachen.
I regolamenti sono chiari ed è giusto applicarli, per rispetto anche verso gli altri concorrenti, e per insegnare ai nostri figli a rispettare le regole.
Ma quanta tristezza nel veder squalificata una giovane amazzone per aver dato il via alla sua gara senza aspettare il suono della campana.
Non giustifichiamo l’Ippogenitore che ha reagito in modo non edulcorato a una squalifica che riteneva ingiusta, ma lo capiamo….
L’amore per questo Sport e per i nostri figli è tale che, a volte, andiamo oltre, troppo oltre.
Quindi, cari Ippogenitori, stiamo calmi: una volta c’era sul cruscotto dell’automobile l’immancabile “Papà non correre”, oggi, quando guidiamo verso le gare dei nostri figli, ci vorrebbe un “Papà stai calmo”. Sarebbe meglio.
Anche perché già ci giudicano male, con un pregiudizio che è duro da demolire, non diamo loro modo di aver ragione.
E, vedrete, che daranno anche maggiore attenzione a fatti ben più incresciosi, che noi, amanti dei nostri figli e dei nostri Cavalli, non commettiamo.
https://www.fise.it/giustizia-sportiva/giudice-sportivo.html?download=3456:20-10-2017-decisione-gsn-10_17