“LA NOSTRA VITA CON BRAVA” di Anna Abbati

“Sono Anna e la mia passione per i Cavalli nasce con me, non si sa come: nessun precedente in Famiglia”
Ma non è della sua storia personale che Anna ci vuole parlare ma della storia di sua figlia Nicole, tredici anni, e della sua Cavalla Brava.
“Ho trasmesso la passione per i Cavalli a mia figlia che ha cominciato a cavalcare appena raggiunti i quattro anni. Ha fatto il percorso di tutti i bimbi: prima i giochi sui Pony, poi le lezioni sempre più serie e le prime gare di salto a ostacoli. Optiamo per la mezza fida, prima di un Pony e poi, crescendo, di un Cavallo”
Nel 2017 improvvisamente, la vita di questa Famiglia equestre subisce una scossa.
“Siamo quasi in trattativa per l’acquisto del primo Cavallo quando ci viene completamente chiusa la strada per arrivare al nostro maneggio e a mio marito viene diagnosticato un linfoma…. Da madre cerco subito l’alternativa per non lasciare Nicole senza poter andare a Cavallo, la vedo come l’unica buona passione per tenerla lontana dai problemi di casa. Quindi, cambiamo maneggio durante le vacanze, arriva una Cavallona gigante Kwpn, Nicole la prova e si trova subito bene, scatta il feeling e io faccio la pazzia, la compro senza neanche pensarci troppo…. e la nostra Brava diventa il fulcro di weekend agonistici e di Famiglia. Siamo tutti e tre (quattro con il nostro cane Bolla) attorno a lei, uniti nel divertimento”
La storia di una Famiglia con la passione equestre, di vita e di Sport.
“Mia figlia migliora tantissimo dal punto di vista equestre grazie a questa Cavalla, le regala serenità e hanno un rapporto di grande fiducia reciproca, fanno anche uno stage insieme nella scuderia di Paolo Sareni. Nel frattempo, mio marito finisce le cure e supera la malattia ma un’altra sorpresa ci attende: l’istruttrice lascia il maneggio e il proprietario non intende sostituirla, ci vediamo quindi costretti ad un altro trasferimento”
Siamo a settembre 2018.
“Ci impieghiamo un po’ ad ambientarci nella nuova struttura ma piano piano prendiamo il ritmo. Ricominciamo qualche gara, per ambientarci con la prerogativa di iniziare il Progetto Sport di salto ad inizio anno, ma…. domenica 16 dicembre2018, improvvisamente la nostra vita viene nuovamente scossa: Nicole gira la Brava in tondino, la Cavalla mette male un piede, cade e si rialza completamente zoppa all’anteriore. Ci ritroviamo nel vortice di visite, lastre, fasciature…. inizialmente, il danno sembra risolvibile, decidiamo quindi di sospendere le lezioni in attesa della Cavalla ma il tempo passa e a ogni controllo la situazione non migliora affatto, i tempi si prolungano, decidiamo quindi di portare la Cavalla in una cascina che ospita altri Cavalli vicino casa per poterla accudire più facilmente. Nel frattempo, con i soldi risparmiati tenendo la Brava in cascina, decidiamo di riprendere le lezioni ma con una mezza fida, di più economicamente per noi non è possibile, ma l’unico Cavallino disponibile è un gran Cavallo che non può più saltare, così Nicole decide di intraprendere il percorso dressage”
E poi….
“La brutta notizia finale, la Brava non può guarire, rimarrà zoppa a vita…. Sono stati giorni di vuoto emotivo e di cervello in lavoro a mille: la mettiamo al pascolo, la ingravidiamo, la teniamo qui in cascina, compriamo un nuovo Cavallo…. e poi ci siamo detti: ‘Ma siamo sicuri che debba rimanere zoppa?!’ Ho chiesto consulto a un altro veterinario, trovato tramite un’amica e lui ci da’ delle speranze, certo ci sono dei costi, e non pochi, da sostenere. Tutta la Famiglia si riunisce per decidere: operiamo la Brava, investendo i risparmi, pur non avendo certezze assolute? O la mettiamo a prato e compriamo un nuovo Cavallo? Non abbiamo avuto esitazioni, ci ha guidato il cuore e insieme abbiamo deciso di operarla. La Cavalla è stata trasferita in una clinica a un’ora e trenta da casa e noi abbiamo iniziato il calvario dell’ansia. Ma la Brava è forte, supera l’intervento, si fa venti giorni in clinica sotto controllo e coccolata dai dottori e un po’ anche da noi che andiamo a trovarla nel weekend”
E poi, finalmente, Brava torna in cascina.
“Fa un primo periodo di fermo totale e poi finalmente può uscire, tenuta a mano a camminare per settimane solo dueci minuti, poi quindici e infine venti. Tutto questo che a parole sembra una passeggiata, emotivamente è stato un turbine di emozioni, la prima volta che ho rifatto la fasciatura sulla gamba operata (una fasciatura complessa con tanti passaggi) mi tremavano le mani, la prima volta che l’abbiamo fatta camminare fuori, oltre a farmi scendere qualche lacrima di commozione, credo di non aver respirato per tutti i dieci minuti con la paura che si spaventasse e facesse dei movimenti sbagliati”
Nel frattempo, Nicole ha deciso di intarprendere il Progetto Sport di dressage con buoni risultati.
“Abbiamo avuto le nostre soddisfazioni e sicuramente Nicole ha migliorato ulteriormente la sua tecnica e il suo bagaglio personale, certo saltare ogni tanto le manca. Il 20 giugno, a tre mesi di distanza dall’intervento, abbiamo fatto il controllo e tutto procede bene: Brava ora può stare a paddock e farsi la sua vita da Cavalla per tutta l’estate e poi, a settembre, se tutto è davvero a posto potrà riprendere il lavoro. Nicole non vede l’ora di poter risalire sulla sua Cavalla ma non fa progetti, la aspetta coccolandola tutti i giorni, giocando con lei in paddock. Un giorno le ho detto che mi sarebbe piaciuto che la Cavalla le regalasse più soddisfazioni in ambito sportivo e lei con il sorriso più bello del mondo mi ha detto che la Brava le regala grandissime soddisfazioni anche così: la segue, arriva al suo richiamo e giocano felici e questo è l’importante! Sono davvero un’ippomamma orgogliosa”