“L’IMPORTANZA DI UN’ALIMENTAZIONE CORRETTA” di Francesca Romana Petroselli

Le Interviste di Ucif
“L’IMPORTANZA DI UN’ALIMENTAZIONE CORRETTA”
di Francesca Romana Petroselli
“La prima volta che ho ‘incontrato’ la ditta St Hippolyt è stato in Danimarca, presso una allevatrice di mini Horse. Mi spiegò come preparare le prima pappe ai Puledrini con dei ‘proiettili’ da ammorbidire in acqua. E non scorderò mai la mia curiosità per quella strana cosa che la signora continuava a chiamare ‘erba disidratata’”
Successe esattamente quattro anni fa e Francesca ha cominciato a a usare questi mangimi come cliente.
“Non li conoscevo e mi sono fidata del parere di una signora che sembrava, obiettivamente, avere moltissimi soggetti in ottima forma!
Pian piano usando sia la mangimistica che gli integratori ho scoperto che la cura e l’attenzione verso la preparazione dei prodotti era maniacale. Completamente naturali e dal profumo accattivante. Inoltre, per me che di soggetti di varie taglie ed età ne ho trenta, mi sono resa conto che la salute era più forte e riducevo al minimo gli interventi veterinari”
Da quel momento, Francesca ha deciso di diventare rivenditore.
“Ho deciso di applicare alla realtà quotidiana e nostrana l’uso di questi mangimi. Chi mi conosce lo sa, ci studiamo sempre il problema, non tiriamo a indovinare e cerchiamo, se possibile, il risultato migliore con la spesa più contenuta”
Che valore ha un’alimentazione corretta?
“Una corretta alimentazione è la base per costruire tutto. Se un Cavallo mangia bene non ha bisogno poi di tantissimo. Il suo organismo è perfettamente ‘oliato’ e poi il cavaliere fa il resto. Inoltre, ci sono, all’interno della gamma di prodotti, alcuni specifici e indicati in casi di intolleranze alimentari. E anche grazie a ciò alcuni soggetti molto anziani possono continuare una vita dignitosa”
Qual è il tuo rapporto con i clienti?
“Io trovo estremamente stimolante lavorare per risolvere i problemi. Sia a casa sia quando sono agli stand. Un po’ perché faccio la zia d’Italia e mi piace vederli stare bene. Troviamo sempre una via con i proprietari, anche con poco tempo a disposizione. Non può esistere, a mio parere, una vendita di mangimistica che non si fondi sulla collaborazione e discussione. Insieme si trova la soluzione. Talvolta è semplice, altre volte bisogna studiarla”
La tua più grande soddisfazione professionale?
“Il successo che ho nel cuore è Maggie, 34 anni. L’ho conosciuta il giugno scorso, quasi non si alzava più da terra per laminite, vecchiaia, ormai troppo anziana anche per risistemare i denti. Vendevo alla proprietaria un sacco alla volta perché 34 anni sono molti. Con calma ha cominciato a rialzarsi. Abbiamo cominciato ad aumentare le dosi. Oggi, la monella ha nuovamente i piedini ferrati e mangia come un lupo. Guadagniamo ogni giorno ma sembra procedere bene. E poi ci sono Vittorino, Stella, Zabaione e tutti gli altri che stanno piano piano andando bene. È una bella soddisfazione. Vorrei essere più ordinata e meno caotica ma nei miei tanti fogli sparsi in giro ogni Cavallo o Pony ha segnata la sua ricetta segreta e vincente.
È una soddisfazione rivendere un prodotto di questa qualità, anche se non sempre facilissimo, perché molto noti in nord Europa, un po’ meno in Italia. Il mercato è in crescita ma ci si lavora. Quella che è però la mia spinta motivazionale è quella di poter servire al meglio ciascuno nelle sue esigenze. Perché qualità non significa miracoli: bisogna impegnarsi a capire e trovare la giusta via per ciascuno”