Le Interviste di Ucif “LA CULTURA DELLA SICUREZZA” di Davide Diana

Le Interviste di Ucif
“LA CULTURA DELLA SICUREZZA”
di Davide Diana
È un piacere per Ucif intervistare l’avvocato Davide Diana, per noi semplicemente e amichevolmente Davide. Davide esercita la professione di avvocato da trent’anni in quel di Torino ed è il responsabile del settore legale per la Fise Piemonte, oltre a essere consulente in materia di Trasporti e Fisco per la Fise centrale e parte di alcune importanti commissioni create dalla attuale dirigenza federale.
“Mi sono avvicinato a questo mondo come Ippogenitore che accompagnava la propria figlia a lezione di Equitazione. Stufo di aspettare che lei finisse la sua lezione decisi di prendere qualche lezione anch’io e venni immediatamente travolto, trasformando quell’occasione in amore e passione per questa disciplina”.
Oggi come vivi questa magnifica passione?
“Monto tutto sommato da pochi anni, circa sette, ho praticato salto ostacoli e completo, la mia vera passione. Per un banale incidente, occorso mentre scaricavo il mio cavallo dal van, ho preso un calcio dallo stesso che mi ha colpito sulla rotula strappandomi i tendini quadricipitale e vasto mediale. Morale: carriera sportiva nel Salto Ostacoli e Completo finita, dopo l’operazione e una lunga riabilitazione mi dedico con passione al Dressage”.
Cosa significa per te la Sicurezza?
“La Sicurezza a Cavallo per me è fondamentale. Io arrivo da sport come il ciclismo, il motocross e la moto in pista nei quali è impensabile non usare i presidi di sicurezza. Avvicinandomi all’Equitazione ho subito capito come possa essere uno sport pericoloso, spesso affrontato con leggerezza e impreparazione. Ho avuto come compagno sportivo un cavallo molto giovane e molto irrequieto che quando decideva di farmi saltare per aria lo faceva con una facilità disarmante. In una di queste occasioni, l’equino mi ha fatto letteralmente volare per aria e sono atterrato battendo la testa e spaccando letteralmente il casco in due. Se sono qui a raccontarlo è grazie al casco che mi ha protetto e salvato la vita”.
Qual è il tuo giudizio su come la Sicurezza è vista nel nostro mondo?
“Ho potuto notare che i maneggi, in genere, in materia di Sicurezza si trovano ancora all’età della pietra. Mancano completamente dei piani di sicurezza, non vi è formazione e la prevenzione è lasciata totalmente alla discrezione del gestore del maneggio. In caso di incidente non vi è consapevolezza su quali siano le esatte responsabilità del proprietario del cavallo del gestore del maneggio e dell’istruttore”.
A tuo modo di vedere, come si è mossa in passato la nostra Federazione, e come si sta muovendo ora, su questo tema?
“Ho avuto modo di confrontarmi in Federazione su questi temi e ho notato un vero e proprio vuoto. È necessario che la stessa faccia partire dei tavoli di lavoro che si occupino di questa materia, in quanto allo stato non vi è nulla di specifico in materia”.
Cosa potremmo fare per aiutare a migliorare questa situazione?
“Ho avuto modo di partecipare a una delle vostre giornate sulla Sicurezza e ho ritenuto il format perfetto. Ritengo che la Federazione possa prenderlo ad esempio e organizzi o metta il proprio patrocinio a tali iniziative, diffondendo le stesse in modo più vasto e capillare”.
A questo proposito, è di queste ore la creazione all’interno della nostra Associazione di una Commissione Sicurezza che si dedicherà specificatamente a progettare e fornire proposte concrete alla Federazione.
“La materia della Sicurezza è prima di tutto un fattore culturale, ancor prima che tecnico. Solo diffondendo la cultura della Sicurezza potremmo portare questo Sport a standard accettabili su questi temi. Farò il possibile affinché la vostra cultura e il vostro agire in materia di Sicurezza trovino a livello federale la giusta attenzione”.
Auguriamoci buon lavoro, allora, Davide.