Le Interviste di Ucif “MUSICA PER LE ORECCHIE, ARTE PER GLI OCCHI” di Carmen Vitelli

Le Interviste di Ucif
“MUSICA PER LE ORECCHIE, ARTE PER GLI OCCHI”
di Carmen Vitelli
“Mi chiamo Carmen, sono del ’96, originaria di Cusano Mutri, un piccolo paesino della provincia di Benevento ma studio giurisprudenza a Roma. Il mio piccolo sogno che pian piano si sta realizzando è laurearmi in diritto sportivo con specializzazione in cause di diritto equestre. Amo il settore dell’agricoltura e dell’allevamento, in modo particolare di equini, inoltre pratico da diversi anni la disciplina del reining”.
Conosciamo Carmen del nostro Gruppo Ucif ma, soprattutto, parliamo di Reining.
Come sei arrivata in questo mondo?
“Dire che sono nata insieme ai cavalli sarebbe banale, ma è davvero così. Mia madre mi racconta spesso che non appena iniziai a camminare, avevo un cavallo a dondolo che “strascinavo” dietro continuamente, e che la sera quando mi mettevano a dormire, legavo ai piedi del mio letto. Ho sempre dimostrato di avere una passione per il cavallo, sin da piccola, con cavalli di peluche, di plastica, figurine, poster, giornali, il mio amato cavallo a dondolo; tantoché per il mio secondo compleanno, i miei genitori mi regalarono un pony Welsh, che tutt’ora ho ancora con me: Graziano, di trenta anni”.
Parlaci della tua disciplina?
“Beh, parlare della mia disciplina è come far parlare un musicista della sua produzione musicale: il reining è musica per le mie orecchie e arte per i miei occhi. È una disciplina a sé, senza eguali, non paragonabile ad altre discipline equestri. L’adrenalina che ti da la spinta dei posteriori del cavallo nella preparazione di uno stop, la polvere che si alza, la concentrazione in gara, l’ansia che trasmetti al destriero, gli incroci degli anteriori nello spin, gli sguardi oltre l’orizzonte che indicano al cavallo dove andare, tutto ciò che fai in sella…. un comando. Insomma il reining è impegnativo. Il cavallo da reining è impegnativo: attento ai comandi, attento ai movimenti in sella, attento agli sguardi. Le redini non esistono: sono li, giusto da simbologia. Non devono essere tese, più son morbide, meglio è. Alcuni dicono che il reining sia il dressage della monta americana: non è assolutamente vero a mio parere. Il reining è secondo me un modo per bilanciare la perfezione e la sintonia di cavallo e cavaliere”.
Cosa ti piace e cosa meno di questo mondo?
“Tutto va bene e tutto va male. Sembra brutto dirlo, ma la concorrenza e la competizione è giusto che ci sia, altrimenti non esisterebbe lo sport in genere. L’unica cosa orribile che ho conosciuto in questi pochi anni di esperienza nel settore equestre, è l’invidia. Rintengo che il mondo dell’equitazione sia pieno di persone che vogliono vederti rovinato, magari perché hai un buon cavallo, o perché hai buone probabilità di vincita grazie a tanto allenamento, non sapendo poi, che dietro ciò, ci sono anni e anni di sacrifici, o meglio come dico spesso ‘anni e anni di sangue buttato’”.
Cosa cambieresti subito?
“Cambierei immediatamente il modo in cui tanti cavalli vengono trattati a fine carriera. Tante volte si vedono annunci di cessioni/vendite/regali di cavalli anziani. Non me ne spiego il perché; come se mi stancassi di mia nonna e decidessi di darla via. Il cavallo ad un certo punto diviene parte attiva della famiglia, e va trattato da tale, con rispetto. Ma va anche e soprattutto ringraziato per quello che ci ha donato e ci donerà. Altresì cambierei le modalità di partecipazione a concorsi, manifestazioni, eventi e gare, rendendole molto più accessibili a tutti, persone di media-alta-bassa fascia…altrimenti il mondo equestre rimarrà per sempre fine a se stesso, uno sport di nicchia”.
Hai un messaggio per Ucif?
“Un Cavallo In Famiglia nasce per sensibilizzare tutte le persone nei confronti del cavallo. Un gruppo meraviglioso, con amministratori sempre disponibili ad aiutare noi soci in qualsiasi caso. Più cavalli in famiglia, meno cavalli abbandonati a sé stessi. Ucif è saldo su i principi fondamentali dell’equitazione, come la sicurezza a cavallo e la protezione di cavalli e cavalieri. Il mio messaggio rivolto a tutti i soci di Ucif: diffondete il messaggio dell’equitazione sana, a tutti, perché una volta che conosceranno il nobile cavallo e il suo mondo, sarà il momento in cui si vivrà meglio”.
Una bellissima intervista, grazie Carmen.