“Trasparenza e lealtà” di Marco Cortinovis

“Trasparenza e lealtà”
di Marco Cortinovis
“Ho gareggiato in Concorsi Ippici di Salto Ostacoli con l’autorizzazione a montare di 2° Grado e sono Direttore Tecnico del CEB Asd Centro Equitazione Bergamasco a Seriate, in provincia di Bergamo, con il quale, in veste di Istruttore Federale di 3° Livello, collaboro occupandomi della Scuola d’Equitazione e dell’organizzazione di Concorsi Ippici in sede e fuori sede, tra i quali il Trofeo Equestre Summer Granger Tour”.
UCIF incontra Marco Cortinovis, ideatore di un interessante progetto che coinvolge tutti i Centri Ippici.
“Sono responsabile presso la Cascina Granger srl, proprietaria degli impianti sportivi del CEB Asd, dell’allevamento di cavalli sportivi italiani i cui soggetti, tutti con nomi di minerali o pietre, portano l’affisso GRANGER e si dimostrano vincenti e molto competitivi nelle Categorie riservate ai 1° Grado”.
Che cosa ti ha portato nel nostro mondo, cosa ti affascina maggiormente?
“La più grande passione che nutro nel mondo equestre è la realizzazione di percorsi agonistici di Salto Ostacoli ai livelli più alti e, in qualità di International FEI Course Designer 4° Livello, collaborare in Corsi Ippici Internazionali all’estero, tra i quali il top è il CSI 5* di Ginevra (SUI). Realizzo progetti per ostacoli da Concorso Ippico, sullo stile di quelli che ho ideato per il Campionato d’Europa a San Patrignano e del CSIO di Roma Piazza di Siena, dei quali ho disegnato e allestito anche i percorsi in veste di Direttore di Campo”.
Quali sono secondo te, Marco, le maggiori problematiche esistenti oggi nel nostro mondo equestre?
“Il nostro ‘Mondo Equestre’, come tutte le attività italiane, ha risentito enormemente della crisi finanziaria di questi ultimi anni e questo ha portato a distogliere le attenzioni dalle tematiche tecniche e dallo sviluppo della nostra disciplina sportiva per riversarle sulle problematiche economiche che le nostre Scuderie e Centri Ippici vivono giornalmente per far quadrare i conti. In più, la nostra Federazione, nell’ultimo decennio, tra commissariamento e brevi mandati degli ultimi Presidenti, non ha goduto di una stabilità di gestione che potesse dare una linea precisa e continuativa per il recupero e lo sviluppo dell’attività equestre. Ad oggi, quindi, ci siamo ritrovati con una totale sfiducia nella dirigenza sportiva intenta nella maggior parte dei casi a deliberare regolamenti, circolari e normative dell’ultimo minuto, che vanno a favorire alcuni a scapito di altri dove il più delle volte ne paga le conseguenze l’attività di base con i suoi tesserati dilettanti, dimenticando che sono loro i veri pilastri del nostro sport. Insomma, forse è un po’ tutto da riorganizzare e da riavere fiducia nella dirigenza e, infatti, vedo entusiasmi e voglia di fare in tutti i settori”.
Percepiamo, anche noi, un nuovo entusiasmo, c’è molta fiducia nella nuova dirigenza federale.
Marco, ora parlaci del tuo innovativo progetto.
“UCE, Unione Centri Equestri, è uno dei miei progetti a cui tengo tantissimo da anni perché reputo questa Associazione come l’arma vincente di chi, da solo, non può far sentire la sua voce in Federazione in quei casi di situazioni sportivamente ingiuste e, soprattutto, lesive di una categoria di tesserati. UCE è nata verso la fine degli anni ’90 riuscendo a riunire quasi una cinquantina di Presidenti di Centri Ippici e di Tecnici, non solo Lombardi, che volevano essere ascoltati dalla Federazione nelle loro esigenze sportive e il tutto, come ora, con la forza del dialogo corretto e propositivo mai polemico, non in attacco o critico nei confronti di qualcuno, senza però mai dimenticare che la Fise è eletta da noi! Il “Fair Play” è un cardine di questa Associazione che sempre agirà con rispetto dell’interlocutore e con la determinazione delle proprie idee”.
È in questa ottica che hai organizzato un interessante evento, in quel di Bergamo, al quale anche UCIF ha dato subito il suo apprezzamento e la sua adesione.
“Dopo un sondaggio dell’11 gennaio scorso, dove avevamo invitato a Terno d’Isola, Bergamo, i Candidati alla Presidenza Fise per un confronto fra loro stile americano, che raccolse un buon successo e a cui partecipò il Candidato Marco di Paola (Nota della Redazione: un doppio invito, recepito da solo uno dei candidati, un’occasione persa), i promotori UCE e io abbiamo scelto ancora Bergamo come primo contatto ufficiale con la Federazione e con i gli appassionati del nostro Sport, perché è in questa città, dove io sono nato, che tutto ha avuto inizio quasi vent’anni fa, e ci tenevo che da qui si ripartisse; ma niente ci vieta, qualora questa iniziativa venisse apprezzata, di riproporla anche in altre città, magari nel centro e nel sud Italia, se qualcuno avesse desiderio di ripetere un altro incontro come questo. Il 10 aprile 2017, quindi, ci troveremo a Bergamo dalle ore 15.00 alle 19.00 presso “La Casa dello Sport” in via Gleno 2/L per un incontro col Presidente Nazionale Fise avv. Marco Di Paola, che porterà risposte alle numerose problematiche equestri che i vari tesserati da tutta Italia ci hanno trasmesso inviandoci i loro moduli, recanti anche le loro soluzioni proposte. Sono giunti, infatti, all’UCE 42 moduli, riportanti un totale di 101 problematiche e soluzioni proposte, che verranno radunate in 46 slide e sottoposte all’attenzione del Presidente, e discusse il giorno dell’incontro. Per me, un enorme successo, un nuovo modo di dialogare con la Fise, e la Fise con i tesserati, sperando che il tutto dia frutti per il futuro del nostro Sport e possa essere ripetuto. L’UCE è pronta! L’incontro sarà trasmesso in streaming sulla Pagina Facebook di UCE.
Siamo rimasti particolarmente colpiti dalla tua iniziativa, ma anche dell’adesione della nuova Dirigenza Federale, addirittura già manifestata, esempio unico, durante la campagna elettorale. A questo proposito, cosa pensi della nuova gestione federale?
“È un po’ presto per giudicare l’operato di questa nuova gestione Federale, tuttavia conosco molte delle persone che affiancheranno il Presidente nel suo mandato e le considero preparate e innovative. Mi auguro che non dimentichino il contatto con la base e che non diventino irraggiungibili per chi ‘non è qualcuno’ e siano sempre disponibili all’ascolto, come lo erano in periodo di campagna elettorale. Spero tanto che il Presidente ricordi sempre che non ha vinto, bensì ‘ha stravinto’ e che tutto questo a lui è arrivato da un elettorato che fino ad oggi è sempre stato trascurato: la base e i dilettanti. Comunque l’inizio della nuova classe dirigente sportiva pare buono e propositivo di iniziative nuove”.
Ti va di lasciarci con un messaggio per la nostra Associazione?
“Apprezzo l’attività dell’Associazione UCIF, che è sempre pronta a gratificare gli sforzi che le famiglie fanno per avvicinare i loro figli a un’attività che prima di essere una disciplina sportiva, grazie al nostro “Partner Amico Cavallo”, è una disciplina dell’anima che insegna forza, coraggio, fierezza e lealtà come il messaggio che vuole trasmettere l’immagine ed i colori che abbiamo scelto per il logo dell’UCE.
L’Associazione UCE, infatti, si fregia di uno stemma che raffigura un Cavallo libero nella sua dignità, non impegnato in alcuna disciplina sportiva, raffigurato nella parte anteriore del suo profilo destro mentre sta oltrepassando la lettera U dell’acronimo UCE, un Cavallo che viene fiducioso incontro a noi pronto ad essere il nostro “Partner Amico” in tutte le esperienze equestri. Un ferro di cavallo stilizzato rappresenta la U della sigla, il ferro di cavallo rivolto verso l’alto quale portatore di fortuna e uno dei simboli di tutto il mondo equestre. I suoi colori sociali sono il rosso emblema di forza e fierezza per il Cavallo, come in realtà lui è, e l’azzurro immagine di trasparenza e lealtà per la scritta, come tutti i Soci UCE dovranno essere”.
Grazie, Marco, buona fortuna per la tua affascinante avventura.