“Nel mio Centro solo con il casco in testa” di Paolo Bertoni & Michéle Conte

“Nel mio Centro solo con il casco in testa”
di Paolo Bertoni & Michéle Conte
Questa intervista è un po’ particolare: è scritta a sei mani.
Le principali sono quelle di Paolo Bertoni, Istruttore Federale di 3° livello Fise e referente del Concorso Completo per la Regione Liguria, protagonista di una grande e lodevole iniziativa. Ma non avremmo potuto realizzarla senza l’aiuto di Michèle, che lo conosce bene e ci ha aiutato a superare la sua riservatezza. Le nostre, di mani, si sono limitate a impaginare, sino all’applauso finale che, mi auguro, scaturisca anche dalle vostre.
Paolo, parlaci di te e di come ti sei avvicinato a questo nostro mondo equestre.
“Allora, …. sono cresciuto alla S.I.F. (Società Ippica Finalese), seguito sempre da bravi Istruttori. Nella mia famiglia eravamo mia sorella Marina ed io a praticare questo Sport, entrambi nel Completo. Dopo tanti anni di gare ed esperienze, anche fuori Regione, ho deciso di dedicarmi all’insegnamento e, grazie al dottor Flaminio Richeri e ad altre figure di riferimento dell’epoca (uno tra i tanti Alberto Basilico), ho imparato molto della gestione di questo Sport, dei ragazzi e dei loro genitori e, soprattutto, del welfare”.
E, un bel giorno, hai conosciuto anche UCIF….
“È stata la mia allieva storica Michéle, che purtroppo non ho più occasione di incontrare, a parlarmene. Come potete ben immaginare il lavoro dell’Istruttore e del gestore di una struttura non lascia molto tempo da dedicare ai social network”.
Il vero motivo di questo nostro incontro è in particolare uno, e desidero arrivarci subito: cosa pensi della nostra campagna a favore del casco?
“Sono pienamente d’accordo, sulla salute non si scherza. Io, per primo, ho avuto molti incidenti, anche gravi e, per fortuna, ho sempre avuto il casco in testa”.
Parlaci dell’iniziativa lanciata nel tuo Centro Ippico, abbiamo visto la tua comunicazione sul casco obbligatorio
“È stata una scelta piuttosto logica: negli ultimi anni ho visto troppi incidenti che si potevano evitare con un poco più dì lungimiranza. Non volevo far parte di quelli che sanno come si fa ad evitare un danno e non agiscono per il quieto vivere con i Clienti. Io ho la fortuna di avere una grossa scuderia e molti clienti, ho spesso sessioni di lavoro con più di dieci cavalli tutti insieme, bisogna essere per forza intelligenti e non correre rischi inutili, alla fine l’Equitazione è uno sport dove farsi male è facilissimo”.
Michèle, sento che vuoi aggiungere qualcosa….
“Su Paolo ti posso dire ancora un paio di cose: ha iniziato a fare l’Istruttore che aveva ventitré anni, io ne avevo otto e sono stata la sua prima allieva. Mi ha accompagnata per quasi trent’anni. Oltre che per quello che ti posso dire io, ha dimostrato di essere un Istruttore eccellente, sfornando due piccoli talenti: uno di questi è Matteo Assandri, che ha partecipato per due anni di fila agli Europei di Completo per la squadra italiana; l’altro è Pietro Grandis, che è arrivato secondo a Horse Academy e subito dopo assunto nella scuderia del campione olimpionico Michael Jung. Riferito al suo essere un Istruttore da tanti anni, ti lascio una sua citazione:“I tempi sono cambiati e voi siete stati fortunati a vivere nel periodo in cui siete cresciuti, ora è tutta un’altra cosa….”.
Grazie Paolo, grazie Michéle. Sempre con il casco in testa!