“Lo sport non ha etichette” di Luciano Maffei

“Lo sport non ha etichette”
di Luciano Maffei
“Da ragazzo sono andato molte volte a cavallo in passeggiata nelle colline pisane.
Nel 1985 è giunta la vera passione e sono entrato nello Sport dell’Equitazione attraverso il Maestro Delfo Antichi, grande Istruttore di Equitazione, oggi scomparso, che ricordo con onore e stima, Presidente della storica Società Ippica Viareggina”.
Abbiamo il piacere di avere con noi Luciano Maffei, candidato alla Presidenza del Comitato Regionale Toscana nelle ultime elezioni.
“Ho svolto attività agonistica dilettantistica sino a raggiungere il 1° grado nel salto ostacoli, partecipando a varie gare sportive. Ho sospeso l’attività agonistica per impegni di lavoro e continuato a scopo ludico in passeggiate con l’amore di sempre. Oggi ho una bambina di tredici anni che si diletta sui pony.
Qui entra in gioco il Luciano “politico”.
“Nell’anno 2000 sono entrato nel Consiglio Regionale Fise Toscana, in qualità di Segretario, essendo professionista fiscale e Consulente del Lavoro. Incarico Federale mantenuto sino al 2004.
Nel 2005 mi sono occupato di vari settori equestri non olimpici, anche a livello nazionale (Equitazione americana) e dal 2008 ho ricoperto la carica di Vice-Presidente, sino al 2012.
In quell’anno ho presentato la mia candidatura a Presidente giungendo secondo con lo scarto di una sola scheda (!) dall’attuale Presidente”.
Incredibile! Come colpire un palo all’ultimo minuto di recupero, magari su rigore….
“Il mio programma era semplice e trovava spunto dalla realtà delle Associazioni Sportive della Regione Toscana: 175 Associazioni gestite da Soci e Famiglie e 5 Società Sportive Srl.
Si sarebbe dovuto attuare una politica sportiva a favore delle diverse necessità, programmi, budget, spese, coordinamenti territoriali, eventi di promozione, particolarmente in ambito pony, scuola di base, grandi eventi, servizi alle Associazioni.
Invece, pur rappresentando la metà della Regione, nessun confronto, nessuna collaborazione, anzi denunce alla procura Federale, e nessun incarico né confronto con i Consiglieri regionali miei amici.
Sarebbe stato utile collaborare per la migliore gestione della Federazione Toscana…. ma ahimè….”.
Cose già viste e sentite….
Luciano, come hai conosciuto UCIF?
“Avevo già una Pagina Facebook sulla quale esprimevo le opinioni sulle tematiche che venivano affrontate dall’attuale dirigenza Fise Toscana e Nazionale, ed è stato piacevole conoscere il Gruppo Un Cavallo In Famiglia, un Gruppo Facebook aperto a tutti, al quale ho aderito e inviato alcuni post. UCIF apre e offre visibilità a tutti i tesserati e non tesserati amanti del cavallo, ed è quindi utile per rendere edotta anche la dirigenza Fise dei mille problemi, a partire dai più semplici, che affliggono il settore e le famiglie”.
Speriamo che davvero ci leggano e capiscano il valore diretto e indiretto dei tanti post dei nostri moltissimi iscritti.
A questo proposito, hai qualche consiglio da darci, per migliorarci ulteriormente ed essere ancora più incisivi?
“Non è facile darvi consigli, avete lasciato libertà di opinione e questa è la giusta chiave per gli aderenti, poter esprimere il proprio pensiero sul web. Se possibile, potreste indicare alcuni argomenti di primaria rilevanza, necessità e interesse per canalizzare e sintetizzare le proposte e le idee che ne potrebbero scaturire”.
Cosa cambieresti, invece, del nostro mondo equestre?
“Crederei utile partire dall’esame dei dati federali: quantità, qualità e tipicità delle Associazioni presenti sul territorio nazionale; quantità per categoria e tipicità dei tesserati; quantità, qualità e tipicità degli istruttori e tecnici; valutazione delle economie uscite/entrate di Bilancio.
Da questi dati emergerebbero le linee guida. Dalle Associazioni la necessità di applicare loro assistenza, servizi, finanziamenti e promozione delle Sport di base, specialmente nel settore pony (chiave di crescita di una Federazione moderna). Dai tesserati la necessità di politiche per ‘l’Equitazione per tutti’ (slogan del CONI, “Sport per tutti”) e non solo politiche per migliorare l’elite, anche se utili. Dagli Istruttori e dai Tecnici, l’uniformità della formazione e la valorizzazione del loro ruolo quale spina portante di tutte le discipline. Dal Bilancio, la chiave per migliorare gli assetti, senza gravare sempre sui soliti noti, i tesserati e le Associazioni. Infine, consentire una partecipazione democratica a tutti i tesserati Federali, critici e/o di parte, nonché l’utilizzo di tutti i quadri della Federazione per i confronti e le collaborazioni. Lo Sport non ha etichette”.
Per concludere, vuoi inviare un messaggio all’attuale Presidente Fise?
“Il Cavaliere Orlandi non ha bisogno di suggerimenti, è un professionista storico del settore; però, posso suggerirgli di attivare punti di incontro e di ascolto con i tesserati e di allargare il confronto anche con coloro che lui ritiene oppositori…. ne può nascere solo un vantaggio”.