“La nostra buona stella” di Stella Benatti

“La nostra buona stella”
di Stella Benatti
“Mi chiamo Stella Benatti, ho ventisette anni e sono italo-francese. Nata a Verona e successivamente cresciuta in Svizzera, a Lugano”
UCIF ha il piacere di ospitare nella sua Pagina una stella del nostro Completo.
Ricordiamo il suo grande risultato ottenuto
nel concorso internazionale a tre stelle di Barbury, con un piazzamento per un binomio azzurro positivo ma reso speciale dalle emozioni provate da Stella, 1° aviere scelto, trasferita in Inghilterra da poco più di un anno. Stella ci raccontava, a gara finita, che l’ottavo posto raggiunto era emotivamente meraviglioso, perché era la prima gara grossa da quando sua madre era mancata. “Grazie soprattutto al mio angelo che ha vegliato su di me, è stata un’emozione davvero indescrivibile”, leggevamo in un’intervista, “ho pianto due ore ma alla fine sono riuscita ad arrivare a casa”.
Stella, come sei arrivata in questo mondo?
“Mi sono appassionata e avvicinata al mondo equestre a quattro anni, abitavamo ancora a Verona. Ho fatto la mia prima gara sociale di salto a sei anni. Non sono figlia d’arte ma ho ricevuto un sostegno incredibile da parte della mia famiglia”.
Cosa ti appassiona di più del tuo Sport?
“Mi sono resa conto di non amare solo il ‘challenge’ delle gare (se ad alto livello…. meglio) ma amo insegnare ai cavalli ed imparare da loro. È una connessione reciproca che è difficile da spiegare, va costruita. I cavalli sono animali veramente molto intelligenti e bisogna saperli prendere dal verso giusto per ottenere il massimo”.
Ultimamente, nel cross si sono registrati molti incidenti, purtroppo anche mortali. Qual è la tua opinione a proposito?
“Difficile a dirsi quale sia la formula per evitare incidenti in cross. Dal punto di vista dei percorsi, molti salti sono stati trasformati con ‘impianti di sicurezza’ ma la disciplina rimane comunque cross e quindi non si scappa dagli ostacoli fissi”.
Che cosa proponi?
“Penso sia importante che i costruttori di percorsi facciamo attenzione a definire chiaramente i salti per dare la possibilità ai cavalli di leggere e affrontare correttamente il salto. I cavalieri devono montare in maniera responsabile e gli istruttori valutare obiettivamente il livello del binomio e non bruciare le tappe. In questa disciplina purtroppo capitano incidenti sia a livello amatoriale sia a livello agonistico”.
Le tue emozioni oggi e quelle future.
“Amo questa disciplina perché è travolgente nelle emozioni che ti fa provare, dal dressage passare al cross ed infine salto ostacoli. Le gare grosse sono, per me, davvero uno spasso e l’adrenalina che c’è in circolo raggiunge alti livelli.
Sogno di avere la mia scuderia e dal punto di vista gare il mio obiettivo per l’anno prossimo sono gli Europei e debuttare tutti i cavalli giovani in gare internazionali”.
Te lo auguriamo di cuore, Stella, sei capace di trasmettere emozioni.
Sei la nostra buona Stella.