“La mia equitazione a stelle e strisce” di Sandra Studer

“La mia equitazione a stelle e strisce”
di Sandra Studer
Vivo in New Jersey con mio marito, i nostri due cavalli e quattro gatti”.
Sandra è nostra amica da sempre, segue Un Cavallo in Famiglia con passione, interviene spesso nei nostri post.
“Ho ereditato la grande passione per tutti gli animali dalla mia famiglia. Quella per i cavalli, in particolare, la devo al mio nonno materno, Natalino, che viveva nel Monferrato e aveva cavalli da tiro e da calesse. Quando avevo sei anni, mi regalò una bellissima e buonissima pony Shetland alla fiera di Asti, da noi battezzata Zara. Io e mia sorella la cavalcavamo a pelo quando i nonni ci portavano con loro nei campi dei Di Grana. Loro andavano a fare il fieno o a lavorare le vigne, e noi cavalcavamo. Le estati più belle sono state quelle trascorse a trovare i “nonni Di Grana”. Come regalo estivo la nostra mamma ci accompagnava a prendere lezioni di Equitazione, sia ad Aosta sia in Francia. Poi ho preso anch’io, come molti, una pausa dalla mia vita con i cavalli quando mi sono trasferita a Milano, prima per l’Università e poi per lavoro. E’ stato solo dopo il mio trasferimento negli Stati Uniti, nel 1997 per seguire mio marito, che mi sono riavvicinata all’Equitazione. Negli Stati Uniti io e mio marito abbiamo prima vissuto in South Carolina, poi ci siamo trasferiti in New Jersey, dove mi annoiavo molto non avendo all’inizio un lavoro e avendo poche conoscenze. Così e’ nata un’idea di mio marito, anche lui proveniente da una famiglia equestre: ‘Perché non andiamo a prendere qualche lezione al maneggio?’, mi disse. ‘Guarda che se inizio, poi non mi fermi più”, gli risposi. E così è stato”.
Sandra riprende a cavalcare negli Stati Uniti.
“Tutto è iniziato con delle lezioni di gruppo per ‘principianti attempati’, nel maneggio vicino a casa. Per me è stata come una droga! Le ore passate al maneggio, non solo a prendere lezioni ma anche ad accudire i cavalli, non erano mai abbastanza. Dopo un anno di lezioni è arrivato il mio Orion: con lui, e grazie a lui, ho imparato moltissimo in questi anni. Di istruttori, maneggi, maniscalchi ne abbiamo visti tanti nel corso di otto anni. Abbiamo iniziato con il salto ad ostacoli, poi dressage, e poi Natural Horsemanship e poi…. tutto in combinazione. Di ciò devo dire grazie alla mia istruttrice di dressage ‘illuminata’, che mi ha sempre incoraggiata a mantenere una mentalità aperta e ad imparare metodi diversi”.
Avrai avuto bisogno di formarti e aggiornati in continuazione?
“Vivendo sulla East Coast, ho la fortuna di avere moltissime occasioni per partecipare a corsi di ogni tipo. E così ho fatto. Ho partecipato a corsi con istruttori di ogni disciplina, dressage classico, Parelli, ho anche partecipato a un corso con Buck Brannaman. Ad un certo punto, comunque, tenere Orion in un maneggio affidando le decisioni sulla sua cura ad altri non mi è più interessato. Nel corso degli anni mi sono istruita il più possibile nel campo della cura dello zoccolo, dell’alimentazione e della gestione del cavallo, e delle terapie mediche tradizionali e complementari. Ho sempre cercato di appoggiarmi ai migliori professionisti in ogni settore. Ho capito che il prossimo passo sarebbe stato di avere Orion a casa, e così è stato”.
Che dire: Un Cavallo in Famiglia, anzi, A Horse in the Family….
“Abbiamo venduto la casa in città e comperato una piccola proprietà con scuderia annessa. È stato ed è tuttora un lavoraccio, perché la proprietà era in pessime condizioni. La scuderia è stata sistemata per prima, nuovo tetto, distributori di acqua automatica, paddocchini con griglie anti fango, piante pericolose rase a zero. La casa non la abbiamo neanche ridipinta, ma non importa…. E oggi abbiamo, finalmente, portato a casa una compagna per Orion, una cavalla incrocio Belga di età e provenienza incerta, ma molto dolce. E la nostra famiglia è completa!”.
Le tue foto rendono benissimo quello che ci stai raccontando.
E in tutto questo hai conosciuto UCIF….
“Ho conosciuto UCIF per caso: per mantenere i contatti con le mie radici italiane mi sono messa a cercare dei gruppi Facebook italiani che condividevano le mie passioni. Già il nome del Gruppo mi ha ispirato, e il gruppo stesso mi è subito piaciuto molto. Ci sono molte discussioni e molti punti di vista con cui confrontarsi, ma la cosa che mi piace di più è che il cavallo è visto appunto come parte della famiglia”.
Ti senti di darci qualche consiglio, direttamente dalla East Coast?
“Consigli non credo di essere nella posizione di darne a nessuno, ma ho un suggerimento: pubblicare sulla Pagina del gruppo degli articoli educativi in maniera periodica. Magari, perché no, tradotti anche dalle pubblicazioni americane….”.
Lo prendo come un impegno, ne parleremo….
Se tu volessi, invece, dare un consiglio al nostro mondo equestre, prendendo spunto da quanto succede in Usa?
“Questa domanda è più difficile perché non posso con certezza fare un vero paragone, essendomi allontanata dall’Italia da parecchio tempo. Quello che mi sento di dire, però, è che qui, negli Stati Uniti, i nuovi principi in linea con la Natural Horsemanship stanno gradualmente prendendo piede e si stanno integrando con le diverse discipline. Qualcosa che in Italia, ad esempio, vedo già messo in pratica anche da cavalieri conosciuti a livello internazionale come Luca Moneta”.