“Io che c’ero quando nasceva Ucif” di Camilla Schiesari

“Io che c’ero quando nasceva Ucif”
di Camilla Schiesari
Ciao a tutti, mi chiamo Camilla, ho 22 anni e vivo a Rovigo, una piccola città del Veneto, con 2 gatti, 1 cane, 2 tartarughe e, ovviamente, il mio amato cavallo.
La mia esperienza equestre iniziò relativamente presto, mia madre, quando avevo solo tre anni, cominciò a farmi frequentare i maneggi, a farmi fare i giretti con il pony. Si può dire che con i cavalli fu subito amore a prima vista, mi piacevano, per me erano dei giganti buoni, loro così grandi e io così piccola.
I miei genitori, visto il mio entusiasmo, a sei anni cominciarono a farmi frequentare una scuola di equitazione nella mia città ma mai avrebbero potuto immaginare che, quello che sembrava un semplice sport, sarebbe poi diventato tutta la mia vita. A dieci anni decisero, per avviarmi all’agonismo, di prendermi il mio primo cavallo, Ramzes.s, un castrone olandese del 1994. La mia passione cresceva così come la voglia di migliorare, in particolare nel salto ostacoli, la mia attuale disciplina, ma, ahimè, presto mi dovetti confrontare con il lato oscuro di questo sport, ossia che per migliorare avrei dovuto vendere il mio cavallo e prenderne uno “più adatto”. Io non mi sono mai arresa a questa realtà, ho fatto di tutto per continuare a saltare senza dover vendere il mio amato cavallo e, così, nel 2010, dopo tantissime delusioni, approdai per mia fortuna ad Albarella dove, grazie al mio istruttore Mario Bettella, raggiunsi quasi il I Grado salto ostacoli montando i suoi cavalli, senza quindi dover dare via il mio cavallo diventato a tutti gli effetti un membro della mia famiglia.
Adesso ho intrapreso la strada della Medicina Veterinaria per trasformare la mia passione in professione e il mio sogno è di poter essere un giorno “l’angelo custode” dei miei amici cavalli e di aiutarne e salvarne il più possibile”.
Camilla Schiesari è stata una delle prime iscritte alla nostra Associazione e al nostro Gruppo Facebook. Si può dire che ci abbia visto nascere. E crescere.
Camilla, come hai conosciuto UCIF? Cosa ti piace e cosa vorresti invece cambiare nel nostro Gruppo e nella nostra Associazione?
“Coltivare il mio piccolo orticello non mi è mai bastato volevo dimostrare a quante più persone possibili che bisognava cambiare l’Equitazione e il modo di vedere questo sport. Ed è così che, nel 2013, approdai a Horse Academy, il primo talent Show sull’Equitazione in onda su ClassHorse Tv: volevo diffondere anche ai piani “alti” la mia idea di cavallo e urlare al mondo quanto volessi e desiderassi un equitazione per TUTTI, dove si premiasse il talento prima del denaro.
Col tempo ho capito che la mia voce da sola non avrebbe potuto mai essere ascoltata… Finito lo show mi ritrovai sola con le mie idee e nessuno che le capisse ed è stato allora, quando tutto sembrava perduto, che incontrai gli amici di Un Cavallo in Famiglia .…
UCIF è stato un faro nella nebbia per me. Finalmente un gruppo che metteva al centro il cavallo non l’Equitazione. Poche persone che però avevano una grande idea: dar voce alle famiglie, ai loro figli e ai loro cavalli, la mia voce + quella di tutti voi.
Finalmente non mi sentivo più l’unica e piano piano il gruppo si è ingrandito, si sono aggiunte sempre più persone che la pensavano come me, che consideravano il cavallo membro della famiglia, un animale d’affezione non una macchina da soldi.
Da una manciata di voci siamo diventati un coro che inneggia a un’Equitazione più giusta, più equa e nel rispetto del cavallo, ed è questo che amo di più di UCIF: il suo andare contro corrente, il non voler più accettare in silenzio quello che viene proposto dall’alto, l’essere un gruppo dove si può parlare senza filtri, dove si possono condividere esperienze di famiglie, esperti cavalieri, amatori e professionisti del settore.
Dove si può discutere, imparare e trovare conforto.
Ovviamente come nelle migliori famiglie ci sono i litigi ma ciò non toglie che questo sia un gruppo meraviglioso e unico con persone altrettanto meravigliose”.
Camilla, grazie, hai riassunto benissimo che cos’è UCIF, ne vorrei fare il nostro manifesto. Mi sembra di capire che non vorresti cambiare niente…. beh, cercheremo di litigare meno, ma sarà difficile….
Che cosa vorresti, invece, cambiare in questo nostro mondo equestre?
“Eh, domanda difficile, vorrei cambiare moltissime cose.
Vorrei un’Equitazione più meritocratica dove nelle gare venga premiata in primis la tecnica piuttosto che altri parametri come la velocità ecc… che spesso dipendono più dal cavallo che da noi. Vorrei gare più accessibili economicamente, così da non far allontanare le famiglie da questo meraviglioso mondo. Vorrei che tutti i maneggi avessero paddock dove poter far vivere in libertà i cavalli spesso chiusi in angusti box tutto il giorno. Vorrei aumentare la sensibilità di tutti per il cavallo inteso come animale. Vorrei non sentire più la frase “cambia cavallo” nei maneggi. Vorrei più dialogo tra istruttori, allievi e famiglie. Vorrei che la frase “l’Equitazione è un sport per ricchi” venisse sostituita da “l’Equitazione è uno sport per tutti””.
Immagina, ora, che ti stia leggendo il Presidente della nostra Federazione: che cosa vorresti chiedergli?
“Se mi stesse leggendo il Presidente, gli chiederei subito: borse di studio per i cavalieri più talentuosi di tutte le categorie e discipline. Che potesse utilizzare fondi per finanziare e aiutare i maneggi nell’acquisto di cavalli da scuola in modo da sostenere la preparazione atletica e favorire la crescita agonistica anche di chi non può permettersi di avere un cavallo di proprietà.
Insomma, gli chiederei di abbattere considerevolmente i costi dell’Equitazione per renderla sempre di più uno sport di massa, non di élite.
So che le chiedo troppo Presidente, ma sa com’è, noi di UCIF pensiamo in grande….”