“Intervista con la base” di Cristina Palma

“Intervista con la base”
di Cristina Palma
Proseguiamo con le nostre interviste a importanti personaggi del nostro mondo equestre.
Chi è il nostro ospite, questa volta?
“Ciao, mi chiamo Cristina Palma e ho 26 anni.
La mia esperienza con i cavalli è nata 16 anni fa in un agriturismo in Toscana, dove un ‘istruttrice teneva delle lezioni alla corda per principianti. Andavamo quasi tutti i week end e frequentavo con impegno le lezioni e mi affezionavo sempre di più alla mia amica Ombra, una bellissima cavalla morella. Arrivato l’inverno, ho convinto i miei genitori a farmi iniziare un corso in un centro ippico vicino a casa, il CIM di Villasanta (Mb). Così è iniziata la mia avventura con i pony e, successivamente, con i cavalli. Oggi sono un’amazzone con l’autorizzazione a montare di primo grado, nel 2005 ho vinto il campionato italiano di completo Pony Esperti (corrispondente alla categoria 3) con il mio pony Hardy Brianelle, e, l’anno successivo, ho ottenuto il primo gradino del podio nel campionato a squadre 1° grado juniores di Salto Ostacoli, con la mia cavalla Contessa Carina; successivamente, con il mio vecchio e saggio cavallo tedesco Piquard, sono arrivata a saltare le categorie di 135 cm; poi, messo a riposo il mio vecchiotto, ho deciso di prendermi una pausa e dedicarmi all’insegnamento. I bambini mi sono sempre piaciuti: a 19 anni, finito il liceo, ho conseguito il titolo di Animatore Pony di 1° livello (attualmente chiamato OTAL), l’anno dopo ho frequentato il corso OTEB e nel 2011 ho conseguito la qualifica di istruttore di 1° livello FISE. Dal 2008 gestisco la mia scuola di equitazione, ho iniziato con due doppi pony ventenni e un piccolo tondino, oggi ho 23 tra ponettini e pononi della scuola e due campi coperti che lavorano in contemporanea dalle 15 alle 21. Oltre alla scuola di equitazione, seguo anche gli allievi con cavallo o pony di proprietà, che praticano Salto Ostacoli con successo nelle categorie pony, children e juniores”.
Ora ti conosciamo davvero meglio. E tu, come hai conosciuto UCIF? In che cosa possiamo migliorare?
“Ho conosciuto UCIF navigando su Facebook, vi leggo sempre, mi piace molto che ciò che accomuna tutti gli iscritti sia l’amore per i cavalli e il considerarli parte della famiglia e non solo mezzo per competizioni. Mi piace l’idea di non dover per forza vendere il proprio cavallo ma poterlo tenere anche se non agonisticamente attivo. Io ho avuto 4 cavalli nella mia vita, solo il mio pony è stato rivenduto perché aveva ancora un grande futuro davanti a lui e ancora tanto da donare ad altre bambine come ero io quando l’ho preso. Delle mie due cavalle, una è morta di colica qualche anno fa, non c’è stato nulla da fare per lei purtroppo (per ricordarla sempre ho tatuato il suo nome sul braccio), e l’altra è al prato a godersi la meritata pensione con l’altro mio vecchione, loro sono parte di me non riuscirei mai a venderli. Non mi interessa di non fare più gare, io sono felice a sapere che tutto ciò che loro hanno donato a me in anni di gare ora posso restituirglielo dandogli un posto dove correre liberi, mangiare e godersi la vecchiaia. Ranja ha dato alla luce un meraviglioso puledro che ora ha 5 anni e che spero possa un giorno essere il cavallo che mi riporterà in gara dopo anni di pausa agonistica. Non trovo niente da migliorare in voi perché date già un grande servizio a tutti gli appassionati e a tutti gli amanti degli animali”.
E di questo mondo equestre, invece, cosa vorresti cambiare?
“In questo mondo equestre vorrei cambiare la testa di tanti istruttori che vedo in giro. Vorrei che tutti fossimo ugualmente motivati al “fare” bene ed al “fare” meglio! Vorrei vedere tanti ragazzi tecnicamente ben preparati, non alcuni ragazzi ben preparati ed altri che escono incrociando le dita per un percorso di un metro. Istituirei programmi di apprendimento obbligatori per tutti i centri FISE, sulla base dei quali formare i propri allievi progressivamente, rispettando i tempi dell’allievo e del cavallo. Proprio come si fa nelle scuole con i programmi didattici. Alla fine di ogni anno un piccolo esame per verificare le nozioni apprese”.
Immagina per un momento di aver di fronte il Presidente della nostra Federazione….. vai, ti ascolta!
“Cavaliere Orlandi, vorrei dirle che dovrebbe dare più attenzione alla base ed occuparsi un po’ meno della prima squadra, perché ciò che ha bisogno la nostra Federazione (oltre a ridurre gli sprechi) è un numero più alto di tesserati: l’equitazione vive grazie ai bambini che si avvicinano ai pony, ai genitori, ai ragazzi ed agli amatori. Sarebbe anche di grande spinta premiare le scuole di equitazione che lavorano bene e che ogni anno emettono tante nuove patenti e che crescono bambini e ragazzi tecnicamente ben preparati”.
Che dire…. Per una volta, abbiamo dato voce alla base, quella vera, quella che sorride, sempre.
Grazie Cristina per la tua bella e appassionata testimonianza!