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Le Interviste di Ucif
Home›Contenuti›Le Interviste di Ucif›“Cavallo paffuto” di Victoria Demuro

“Cavallo paffuto” di Victoria Demuro

By admin
7 Novembre 2017
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“Cavallo paffuto”

di Victoria Demuro

 

Non mi sono avvicinata al mondo equestre, ci sono nata, ho una scuderia di cavalli da corsa, trottatori. Mio padre è un driver, fa questo lavoro da quarantacinque anni, quindi, io e i miei due fratelli non potevamo che crescere a “pane e cavalli”…. e non c’è niente di meglio”.
Victoria è nata in questo mondo, ci è cresciuta, sino a diventarne una protagonista, di quelle che piacciono a noi di UCIF: scopriamo insieme perché.
“Sono salita sul primo cavallo che avevo due anni, in braccio a papà, che già ci inculcava l’arte dell’attaccare…. Ora, ne ho quasi venticinque e non sono mai scesa praticamente da cavallo.
Dell’ippica se ne dicono di tutti i colori, i pensieri e la pubblicità negativa prevalgono sempre, ma è sbagliato fare di tutta l’erba un fascio. Fortunatamente, io sono cresciuta nell’ippica pulita, quella che ti fa sognare, che rispetta il cavallo, rispetta il proprietario, l’allenatore, l’allevatore e l’artiere. Sono cresciuta in un’ippica che non si riconosce in quello che racconta la TV. Conosco entrambe le realtà, quella bella in cui credo nonostante la crisi la stia rovinando, e quella brutta, con cavalli che corrono su strada e vengono maltrattati”.
E Victoria sta facendo qualcosa di importante per combattere la parte brutta di questo mondo.
“Questa realtà, quella brutta, è quella che combatto quotidianamente tramite CHUBBY HORSE, il Gruppo Facebook che ho fondato insieme alla mia compagna di Università, Martina De Vincentis, anche lei da sempre nei cavalli. Lei, nell’Equitazione con i suoi due cuori, Dorest e Sky, e io nelle corse: ad ognuna il suo, così compensiamo le nostre conoscenze!”.
Quando e come nasce il tuo Gruppo Facebook?
“CHUBBY HORSE nasce il 13 gennaio 2015 con l’intenzione di aiutare solo i trottatori a fine carriera che uscivano dal l’Ippodromo di Vinovo (TO), ma dopo pochi mesi le richieste ci arrivavano da persone esterne a questo ambiente, per ogni genere di cavallo. Così ci siamo allargate, espandendo il nostro ‘bagaglio’ e occupandoci di tutti questi ‘casi disperati’ in cerca di una nuova famiglia. L’idea di base è quella di dare ad ogni singolo cavallo, ad ogni singolo atleta la giusta destinazione, che non è il macello e non è il commerciante. Io, personalmente, ho un trottatore di tredici anni, si chiama Fargetta è ormai mezzo mondo lo conosce, con il quale sono cresciuta. Quando è arrivato in scuderia ero solo una bambina, per me lui è mio fratello e a fine carriera ho deciso con papà che non l’avrei dato via, così da quel giorno me ne prendo cura personalmente. Lui, ormai, non fa più niente da tre anni, mangia solo e ogni tanto qualche passeggiata, ora è un ciccione…. Ecco, ogni cavallo merita la stessa ‘fine’, la stessa destinazione, che nella sua carriera agonistica abbia guadagnato oppure no. CHUBBY HORSE, che per l’appunto significa cavallo paffuto, nasce per far sì che ogni cavallo faccia la ‘fine’ di Fargetta, bello e beato nel suo paddock, coccolato e amato. Diciamo che preveniamo, invece di curare, evitiamo proprio che il cavallo finisca nelle mani del commerciante o, peggio ancora, del macellaio; evitiamo situazioni drastiche e critiche, puntiamo sulla qualità perché conosciamo personalmente chi prenderà il cavallo e lo facciamo conoscere anche al proprietario attuale, vediamo i posti, valutiamo tutto insieme (io, Martina e il proprietario), quale può essere la persona migliore per quel certo carattere, per quelle abitudini. Ma puntiamo anche sulla quantità, nel senso che più cavalli salvi meno sono quelli che finiranno sulle tavole di terzi. Dalla nostra nascita, più di novanta cavalli hanno trovato una nuova famiglia disposta ad amarli per sempre. Qualora ci fosse qualsiasi problema, le uniche persone a cui devono fare riferimento siamo solo e Martina, che provvederemo a risolverlo. Con i trottatori non è sempre facile, per via dei pregiudizi che si hanno su loro, ma io dico sempre: provare per credere! Sono cavalli unici con una testa e un cuore d’oro, adatti a tutto e veloci nell’apprendimento”.
Victoria, grazie a te e Martina per la vostra meravigliosa iniziativa!
Hai qualche consiglio da dare a noi di UCIF, che tanto abbiamo da imparare da persone come voi?
“Ho conosciuto la pagina di un Cavallo in Famiglia girando qua e là su Facebook e da allora lo seguo sempre. L’unica cosa che cambierei è la ‘lingua’ di certe persone, è sbagliato sentirsi sempre superiori”.

Non mi sono avvicinata al mondo equestre, ci sono nata, ho una scuderia di cavalli da corsa, trottatori. Mio padre è un driver, fa questo lavoro da quarantacinque anni, quindi, io e i miei due fratelli non potevamo che crescere a “pane e cavalli”…. e non c’è niente di meglio”.
Victoria è nata in questo mondo, ci è cresciuta, sino a diventarne una protagonista, di quelle che piacciono a noi di UCIF: scopriamo insieme perché.
“Sono salita sul primo cavallo che avevo due anni, in braccio a papà, che già ci inculcava l’arte dell’attaccare…. Ora, ne ho quasi venticinque e non sono mai scesa praticamente da cavallo.
Dell’ippica se ne dicono di tutti i colori, i pensieri e la pubblicità negativa prevalgono sempre, ma è sbagliato fare di tutta l’erba un fascio. Fortunatamente, io sono cresciuta nell’ippica pulita, quella che ti fa sognare, che rispetta il cavallo, rispetta il proprietario, l’allenatore, l’allevatore e l’artiere. Sono cresciuta in un’ippica che non si riconosce in quello che racconta la TV. Conosco entrambe le realtà, quella bella in cui credo nonostante la crisi la stia rovinando, e quella brutta, con cavalli che corrono su strada e vengono maltrattati”.
E Victoria sta facendo qualcosa di importante per combattere la parte brutta di questo mondo.
“Questa realtà, quella brutta, è quella che combatto quotidianamente tramite CHUBBY HORSE, il Gruppo Facebook che ho fondato insieme alla mia compagna di Università, Martina De Vincentis, anche lei da sempre nei cavalli. Lei, nell’Equitazione con i suoi due cuori, Dorest e Sky, e io nelle corse: ad ognuna il suo, così compensiamo le nostre conoscenze!”.
Quando e come nasce il tuo Gruppo Facebook?
“CHUBBY HORSE nasce il 13 gennaio 2015 con l’intenzione di aiutare solo i trottatori a fine carriera che uscivano dal l’Ippodromo di Vinovo (TO), ma dopo pochi mesi le richieste ci arrivavano da persone esterne a questo ambiente, per ogni genere di cavallo. Così ci siamo allargate, espandendo il nostro ‘bagaglio’ e occupandoci di tutti questi ‘casi disperati’ in cerca di una nuova famiglia. L’idea di base è quella di dare ad ogni singolo cavallo, ad ogni singolo atleta la giusta destinazione, che non è il macello e non è il commerciante. Io, personalmente, ho un trottatore di tredici anni, si chiama Fargetta è ormai mezzo mondo lo conosce, con il quale sono cresciuta. Quando è arrivato in scuderia ero solo una bambina, per me lui è mio fratello e a fine carriera ho deciso con papà che non l’avrei dato via, così da quel giorno me ne prendo cura personalmente. Lui, ormai, non fa più niente da tre anni, mangia solo e ogni tanto qualche passeggiata, ora è un ciccione…. Ecco, ogni cavallo merita la stessa ‘fine’, la stessa destinazione, che nella sua carriera agonistica abbia guadagnato oppure no. CHUBBY HORSE, che per l’appunto significa cavallo paffuto, nasce per far sì che ogni cavallo faccia la ‘fine’ di Fargetta, bello e beato nel suo paddock, coccolato e amato. Diciamo che preveniamo, invece di curare, evitiamo proprio che il cavallo finisca nelle mani del commerciante o, peggio ancora, del macellaio; evitiamo situazioni drastiche e critiche, puntiamo sulla qualità perché conosciamo personalmente chi prenderà il cavallo e lo facciamo conoscere anche al proprietario attuale, vediamo i posti, valutiamo tutto insieme (io, Martina e il proprietario), quale può essere la persona migliore per quel certo carattere, per quelle abitudini. Ma puntiamo anche sulla quantità, nel senso che più cavalli salvi meno sono quelli che finiranno sulle tavole di terzi. Dalla nostra nascita, più di novanta cavalli hanno trovato una nuova famiglia disposta ad amarli per sempre. Qualora ci fosse qualsiasi problema, le uniche persone a cui devono fare riferimento siamo solo e Martina, che provvederemo a risolverlo. Con i trottatori non è sempre facile, per via dei pregiudizi che si hanno su loro, ma io dico sempre: provare per credere! Sono cavalli unici con una testa e un cuore d’oro, adatti a tutto e veloci nell’apprendimento”.
Victoria, grazie a te e Martina per la vostra meravigliosa iniziativa!
Hai qualche consiglio da dare a noi di UCIF, che tanto abbiamo da imparare da persone come voi?
“Ho conosciuto la pagina di un Cavallo in Famiglia girando qua e là su Facebook e da allora lo seguo sempre. L’unica cosa che cambierei è la ‘lingua’ di certe persone, è sbagliato sentirsi sempre superiori”.

 

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