“LE IPPOSTRADE® DEI CASTELLI DI CANOSSA E ROSSENA” di Lorenzo Costa

IPPOSTRADE HORSEWINE® HORSEFOOD® HORSERELIGIUS® HORSEHISTORICAL® HORSECULTURAL®
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Si parte da un piccolo affluente del torrente Enza, se ne discende il corso per qualche chilometro per poi iniziare a salire sui colli. Il primo è il monte Pezzola, dalla cui cima, nelle giornate terse, si possono ammirare le cime delle prime alpi trentine da un lato e dall’altro l’intero crinale reggiano al confine con la Toscana. Man mano che si prosegue salendo e discendendo dai colli, il paesaggio alterna boschi di querce a prati da sfalcio, coste ripide e selvagge a piccoli frutteti e vigneti ben ordinati. Giunti al primo castello, il castello di Canossa, si aggira la cima rocciosa su di un antico sentiero acciottolato già in uso nel medioevo e sormontato dalle antiche mura diroccate. Dopo un breve tratto in salita, si prende una piccola via che termina in due borghi estremamente affascinanti che si attraversano a cavallo. A questo punto, seguendo una strada trattorabile che procede a mezza costa, si raggiunge il castello di Rossena, anch’esso dell’epoca di Matilde di Canossa e che presidiava la strada principale per raggiungere il borgo e il castello di Canossa.
Dopo una pausa al ristorante il Melograno, posto poco oltre il castello in una posizione tale da spaziare su tre vallate, si discende il monte Mezzanella fino a raggiungere dopo un’ora circa il punto di partenza.
I preparativi
Prima della partenza si assegnano i caschetti protettivi e i cavalli e si fa una breve ripresa di maneggio per insegnare le regole basilari dell’equitazione di campagna e verificare che tutti siano in grado di affrontare in sicurezza il percorso. Fatto ciò si esce dal maneggio e si parte, si fanno brevi soste quando si raggiungono le sommità dei colli in modo da lasciar riprendere fiato a cavalli e cavalieri, oltre che per scattare qualche foto ricordo e poter scambiare due parole più comodamente. Se il percorso non prevede solamente una esperienza naturalistica ci si ferma inoltre ai piedi dei due castelli ove guide preparate raccontano la loro storia attraverso i secoli.
Partenza e Ritorno
Si parte dal maneggio col Cavallo e s’inizia l’esperienza per raggiungere le varie tappe programmate all’interno del percorso, oppure solamente naturalistico, e poi da lì si fa ritorno al maneggio. Le soste intermedie possono essere di varia natura, dipende dalle richieste dei cavalieri e dal grado di capacità individuale rispettando sempre il meno capace.
Vini collegati e degustazione dei prodotti tipici
Durante il percorso, si può sostare in un allevamento di capre per assaggiare i loro formaggi e il pranzo ha uno dei menù più tipici del territorio emiliano: gnocco fritto con i salumi e i formaggi, accompagnati ovviamente dall’ottimo Vino Lambrusco, che in queste zone è un’istituzione.
Panorama
Il panorama che vedremo sarà collinare di origine vulcanica, man mano che si prosegue salendo e discendendo dai colli il paesaggio alterna boschi di querce a prati da sfalcio, coste ripide e selvagge a piccoli frutteti e vigneti ben ordinati