“IL MISTERO DI VOLTERRA”

Un altro Cavallo morto nella tenuta di Tignano a Volterra gestita dall’Italian Horse Protection (Ihp). Un decesso avvenuto ieri in circostanze analoghe e misteriose come per gli altri diciassette che si sono verificati dal 31 dicembre 2018.
Continua quindi il giallo nelle campagne del Volterrano, a poca distanza dal confine con il Senese. Era dall’ottobre dell’anno scorso che non arrivavano notizie del genere. La vicenda ha destato molta attenzione da parte dell’opinione pubblica nel corso dei mesi da due anni a questa parte. Soprattutto per il fatto che non sono state mai appurate cause certe per inquadrare e dare una spiegazione alla strage di cavalli avvenuta nella tenuta di Tignano. Il tutto includendo anche eventuali fattori dolosi nei confronti degli animali, ma soprattutto dell’associazione Italian Horse Protection che porta avanti un’attività fatta anche di indagini nei confronti della criminalità. Ci sono state anche ipotesi che questi fatti fossero una ritorsione proprio nei confronti dell’Ihp. Ma le indagini dei carabinieri non hanno mai fatto emergere riferimenti chiari su questo fronte.
L’annuncio della morte dell’ennesimo cavallo è arrivato ieri direttamente dall’associazione che gestisce cavalli sequestrati dalla magistratura perché vittime di maltrattamenti o abbandonati: «Ola, cavalla di 26 anni, è morta improvvisamente al centro di recupero di Ihp a Tignano. La dinamica ricalca quella delle 17 morti di altrettanti animali che si sono susseguite dal 31 dicembre 2018 a oggi e rimaste ancora senza una spiegazione scientifica attendibile. I video registrati dalle telecamere di sorveglianza, installate da Ihp a seguito delle prime morti, per le quali ad oggi non è stata esclusa l’ipotesi dolosa, mostrano la sequenza. Alle 08.49.01 la cavalla è in piedi a pascolare; alle 08.49.26 è a terra in posizione sternale; alle 08.49.58 è in piedi, barcolla per 10 secondi, ferma sulle 4 gambe e va giù come un sacco; alle 08.51.27 si vede rantolare a terra; alle 08. 55.00 è senza vita».
Dall’Italian Horse Protection raccontano di aver «informato l’Istituto zooprofilattico sperimentale (Izs) di Pisa e la Asl Toscana Nord Ovest. L’autopsia verrà svolta dall’Università di Pisa».
Il 18 ottobre, al centro di recupero, è morto un altro cavallo, Sugar, di 25 anni: anche in questo caso un decesso improvviso, le cui cause non sono state ufficialmente state rese note. L’autopsia è stata condotta in collaborazione fra l’Università di Pisa e l’Izs. «Non abbiamo evidenze di eventuali collegamenti fra queste ultime due morti ma non possiamo neppure escludere che ve ne siano – dice il presidente di Ihp, Sonny Richichi –. Non abbiamo ancora ricevuto il referto dell’autopsia svolta sul cavallo morto lo scorso 18 ottobre. Come allora, anche oggi abbiamo informato le autorità del decesso improvviso. Chiediamo celerità nelle risposte, perché con quella di oggi salgono a 18 le morti improvvise prive di spiegazione. Senza chiarezza sulla causa delle morti rimane impossibile capire cosa stia succedendo da due anni a questa parte»
Fonte iltirreno.gelocal.it