L’Editoriale “SMETTILA CON QUEL CELLULARE” di Glauco L.S. Ricci

L’Editoriale
“SMETTILA CON QUEL CELLULARE”
di Glauco L.S. Ricci
Per una generazione come la mia che utilizzava la coccoina per attaccare le figurine dei calciatori sugli album della Panini e le doppie con una molletta tra i raggi della bicicletta per fare rumore, la tecnologia è qualcosa di ineguagliabile e di irrinunciabile. Certo, la poesia ci farebbe tornare piacevolmente indietro nel tempo ma, ve lo assicuro, solo a condizione di poter avere indietro al più presto tutto quello che abbiamo momentaneamente lasciato. Oggi sentiamo una leggera scossa, forse un terremoto, e andiamo subito su Sky, Facebook, Twitter…. per essere subito confortati o allarmati. Ai nostri tempi, attendevamo l’edizione serale del Tg o il Quotidiano del pomeriggio in edicola, sempre che la radio non ci avesse già in qualche modo informato, gracchiando.
Eppure c’è chi contesta tutta questa tecnologia, la vede come il male assoluto, in mano, oltretutto, a menti sempre più giovani e facilmente influenzabili.
Oggi, una di queste giovani menti non ha perso il proprio autocontrollo in una situazione disperata, si è impossessato di un cellulare caduto a terra e ha chiesto soccorso. Un ragazzino eroe, così lo hanno subito chiamato. Certo, tornato a casa, per una volta, i genitori non gli avranno detto “smettila con quel cellulare”. Sempre in mano, non è possibile.