L’Editoriale “NON È ACCETTABILE” di Glauco L. S. Ricci

L’Editoriale
“NON È ACCETTABILE”
di Glauco L.S. Ricci
Forse Clarinius non era un Cavallo famoso, forse non lo è la sua Amazzone, Francie Nilforushan. Certo era una gara di Coppa del Mondo, a Las Vegas. Sicuramente hanno concluso un bel percorso, solo quattro penalità per una barriera caduta in modo neanche poi tanto netto. Rivedendolo, Clarinius ci sembra un po’ stanco, “indietro” come piace dire a quei tecnici che noi non siamo, ma probabilmente è il senno del poi. Fatto sta che Clarinius esce dal campo, si accascia e muore. Cosa sia successo e perché non saremo certo noi a dirlo, aspettiamo le risultanze di chi sta indagando.
Ma certo non è accettabile, non lo accettiamo.
Non valgono le statistiche: se l’unico Cavallo destinato a morire in un campo gara fosse il nostro, le statistiche avrebbero valore pari a zero. Non ci interessa sapere che si muore anche in un paddock, che ci sono atleti umani controllati periodicamente che muoiono comunque. Non ci interessa, in alcun modo. Non è una guerra dove un proiettile prima o poi ti colpisce, non è una roulette russa, non sta scritto da nessuna parte che “debba” succedere, in gara. Da nessuna parte. Se sono atleti come si afferma, che si sottopongano anche loro a controlli periodici, indipendenti. Tutti, i Cavalli delle 80 in provincia, i campioni di Coppa del Mondo: lo chiediamo da tempo per tutte le gare sul nostro territorio, niente visita periodica, niente gara. Qualunque tipo di controllo. E non è accettabile alcun silenzio su questo tema così delicato, anche se sarebbe di gran lunga meglio di certi discorsi statistici.
Forse non era un Cavallo famoso, Clarinius, per noi lo è.