L’editoriale “ABOLIAMO IL PALIO?” di Glauco L.S.Ricci

L’Editoriale
“ABOLIAMO IL PALIO?”
di Glauco L.S. Ricci
Sono anni che parliamo del Palio di Siena, noi per primi, noi che abbiamo sempre confessato di amare Siena, i senesi e la loro tradizione storica, perché il Palio non è solo la corsa, a volte terribile, drammatica.
Il Palio è anche il prima e il dopo, è la storia di una città, è patrimonio dell’Unesco, per quanto questo riconoscimento suoni oggi quanto meno imbarazzante.
Ma, come abbiamo più volte sottolineato ieri e anche oggi, così non va, non può andare avanti.
La corsa non può essere quella di anta anni fa, come ha orgogliosamente rivendicato il Sindaco di Siena: gli anni passano, le conoscenze migliorano, le nostre sensibilità anche.
Non è accettabile quello che si è visto ieri a Siena: sono stati commessi errori ingiustificabili, correvano sette Cavalli nuovi su dieci, volavano ferri con Cavalli che correvano scalzi, non siamo neanche così convinti della tenuta del tufo, la curva di San Martino era ancora lì, minacciosa, non modificata.
Non sono certo quelli del mondo delle discipline olimpiche che possono dare esempi in termini puramente statistici perché ci si infortuna e si muore anche sui loro campi.
Ma qualcosa fanno, la Sicurezza è tenuta in debita considerazione e non vale dire che anche in quel di Siena si fa perché evidentemente non è abbastanza.
Forse, non sarà possibile abolire il Palio ma cambiarlo si’, è doveroso, proviamoci.
Lo dobbiamo a noi stessi, lo dobbiamo a Raol, lo dobbiamo al nostro amore per i Cavalli.
Ndr
Ucif lancia una raccolta di proposte che consegnerà direttamente al Comune di Siena e al Consorzio per la Tutela del Palio di Siena.
ucif@ucifweb.it