L’editoriale “RITORNO AL FUTURO” di Glauco L.S. Ricci

L’Editoriale
“RITORNO AL FUTURO”
di Glauco L.S. Ricci
La prima cosa che ci sentiamo di dire a elezioni regionali ultimate è “Complimenti, Cavaliere”: la sua è stata una campagna elettorale ben condotta, appassionata ed efficace.
Nessuno, nemmeno tra i suoi oppositori, può disconoscerle il grande impegno e la grande passione. Non siamo stati certo teneri con la sua gestione federale in passato ma abbiamo sempre sostenuto che gran parte dei suoi demeriti non erano a lei imputabili. Ora che abbiamo avuto la possibilità di chiarirci e di sottolineare come le nostre più forti esternazioni non erano a lei rivolte, come strumentalmente asserito da chi speriamo sappia oggi gestire al meglio questa sua rivincita, siamo i primi a complimentarci con lei: se lo merita.
Ora, però inizia il bello.
Non sappiamo se questa sua decisione di scendere nuovamente in campo sia legata solo a questo ambito strettamente regionale: se così fosse, nessuno meglio di lei conosce questa Regione e saprà certamente coglierne desideri e aspettative. Il consenso è stato così netto, imbarazzante nei termini oseremmo dire, che lei ha certamente l’obbligo di rispondere allo stesso nella maniera migliore possibile.
Se invece questo risultato dovesse costituire un trampolino per future candidature nazionali, allora potremmo aspettarci quello che non desideriamo, una mancata e fattiva collaborazione con il governo federale centrale, chiunque lo decida.
Certo è che è partito un messaggio, forte e chiaro, rivolto a Roma: qualcosa non va. È vero che gli italiani, i lombardi in particolare, non perdonano il successo e il centralismo romano, ma ci deve essere anche altro e il messaggio non va assolutamente sottovalutato.
Tra due anni ci saranno nuove elezioni nazionali, al momento mancano valide alternative (anche se personalmente le avremmo individuate in chi conduce da sempre campagne a favore del benessere animale e in chi gestisce brillantemente una Presidenza regionale) ma il tempo stringe per il governo centrale e si può migliorare ancora, soprattutto nella comunicazione di quanto di buono viene fatto.
Permetteteci una considerazione finale, a margine, ma non troppo, del risultato assembleare.
Questa campagna elettorale ha visto la discesa in campo di una forza nuova, giovane, completamente indipendente, che è piaciuta, non nel voto per loro sfortuna, ma per come si sono posti.
Il discorso di Gianluca Paracciani all’assemblea elettiva andrebbe riascoltato con grande attenzione, e applaudito nuovamente.
Si tratta di una risorsa che si è comportata con coerenza e professionalità durante tutta la campagna elettorale, sino al voto.
L’augurio migliore che possiamo fare a loro e a tutti noi e di non disperdere quanto fatto, affinché sia di esempio e semina per il nostro futuro.