Cavalli e Cinema “CHARLEY THOMPSON” di Glauco L.S. Ricci

Cavalli e Cinema
“CHARLEY THOMPSON”
di Glauco L.S. Ricci
Perdete un’oretta e mezzo del vostro tempo per gustarvi questo bellissimo film, dal sapore vagamente dickensiano.
Perdete è un verbo sbagliato, perdete perché siamo sempre così tanto presi nel nostro quotidiano da non saper più gustare il dolce far niente, fosse anche la poesia di mettersi davanti a uno schermo e veder scorrere la vita.
Perché di questo si tratta, della nostra vita, di chi ama, ad esempio, gli Stati Uniti e i Cavalli, e ne conosco tanti tra i miei amici, anche su queste pagine.
Perdete perché metto le mani avanti, forse il film è un po’ troppo mieloso e si perde nella sua stessa dolcezza, ma io mi sono perso piacevolmente con lui.
Pensate soltanto alla metafora di Charley, il quindicenne interpretato da uno stupefacente Charlie Plummer che abbiamo già visto in “The dinner” e in “Tutti i soldi del mondo” ma che qui davvero si supera: Charley decide di salvare un Cavallo da corsa destinato al macello fuggendo con lui, senza esserci mai montato in groppa.
La sua è un’avventura incredibile, che ha portato il protagonista a un meritato premio al Festival del Cinema di Venezia 2017, confortata dalla presenza di un grandissimo Steve Buscemi e di una dolcissima Chloe Sevigny, altra metafora, fantina che cade più volte da Cavallo senza rinunciare mai a risalire.
E’ la storia di Charley e del suo amico Lean on Pete, del loro incredibile viaggio verso la salvezza, di entrambi. La terza e più importante metafora.
Fonte comingsoon.it