L’Editoriale “UN MONDO MIGLIORE” di Glauco L.S. Ricci

L’Editoriale
“UN MONDO MIGLIORE”
di Glauco L.S. Ricci
Sono giorni difficili per il nostro mondo equestre, soprattutto per quello delle Famiglie equestri, quelle a cui noi ci rivolgiamo da sempre.
Leggere i quotidiani che parlano di sentenze, alcune non definitive va detto, che riguardano abusi e violenze su allievi di Centri Ippici, minori o no, non può che rattristare e preoccupare.
Indignare, ovviamente, ma questo è un verbo che abbiamo già utilizzato più volte, anche quando ci facevano notare che “tutto il mondo è paese” e che “queste cose succedono ovunque, in tutti i settori” e, ancora, che “si tratta solo di alcuni casi”.
Nel nostro stesso Gruppo Facebook si sono aperti dibattiti tra colpevolisti e innocentisti, tra chi condanna e chi garantisce.
Il vero problema, a nostro modesto parere, è che non dovrebbe essere una giustificazione il fatto che usi e costumi sono sempre più deprimenti e delinquenziali nel nostro come in altri mondi.
A noi interessa il nostro di mondo.
Ed è un mondo costoso, a volte, spesso, elitario, arrogante, da primi della classe.
E allora non ci sono giustificazioni.
Abbiamo il diritto di lasciare i nostri figli in un mondo che sia davvero dorato, immacolato, lo pretendiamo.
Come pretendiamo che la Federazione, questa, quella, la presente, la passata, la futura, persegua quei soggetti che la infangano, duramente, senza pietà, senza appello, radiando, cancellando dal nostro mondo. In modo definitivo.
Ma ancor di più preoccupa chi convive con queste degenerazioni, chi sa e tace, chi vede e oscura, colpevolmente, salvo poi svegliarsi a comando, a seconda di chi guida l’apparato federale.
Non c’è appello per chi abusa di persone e animali nel nostro mondo. E per chi tace e acconsente. Almeno per noi.