Come eravamo “LA FOTOGRAFIA D’EPOCA” di Valentina Bachi

Come eravamo
“LA FOTOGRAFIA D’EPOCA”
di Valentina Bachi
La fotografia d’epoca è come una macchina del tempo. Stili di vita, usanze, tradizioni e mestieri ormai scomparsi sono immortalati per sempre su immagini che catturano l’essenza del tempo che fu, nei suoi momenti belli e anche in quelli brutti.
Per noi appassionati di cavalli, le foto d’epoca che ritraggono questi animali sono molto interessanti e fanno tanto riflettere sulla relazione che i nostri bisnonni avevano con loro, e sul modo in cui essa si è evoluta. Oggi per la maggior parte di noi il cavallo è, o dovrebbe essere, un ameno compagno di giochi; ma appena cent’anni fa il cavallo era una forza lavoro preziosissima e assolutamente indispensabile. E per questo non solo certamente sfruttato, ma anche sicuramente curato e rispettato.
Con lo scoppiare della grande guerra, fu inevitabile che il cavallo venisse coinvolto.
Secondo alcune stime, pare che gli animali utilizzati nella prima guerra mondiale furono fra gli 11 e i 12 milioni, di cui ovviamente pochissimi tornarono a casa. Circa 8 milioni, pare, gli equidi: cavalli, muli e bardotti. In effetti, all’inizio della guerra tutti i principali eserciti avevano numerosi cavalli, che – coraggiosamente come hanno sempre fatto – hanno condotto i loro cavalieri a vivere, o morire, in battaglia: tuttavia, l’utilizzo massiccio di filo spinato soprattutto nei campi di scontro europei rese disagevole e complicato l’utilizzo della cavalleria, e perciò le strategie belliche si orientarono verso tecniche diverse. Ma cavalli e muli (oltre che cani e piccioni viaggiatori) hanno continuato ad avere un ruolo importante nella guerra, particolarmente per il traino e la soma; e quando si aprì il fronte di guerra in Africa moltissimi animali furono portati a lavorare là.
Come questi due bei cavalli da tiro, impiegati probabilmente in Libia nel 1912 per trainare armamenti.
Come si chiamavano, da dove venivano, erano contenti del loro lavoro? Che fine avranno fatto?
Foto Promoter Digital Gallery cc-by-nc