“PIAZZA DI SIENA 2018: UN TRIPUDIO DI SUCCESSI ED EMOZIONI” di Francesca Primicerio

“PIAZZA DI SIENA 2018: UN TRIPUDIO DI SUCCESSI ED EMOZIONI”
di Francesca Primicerio
Quest’anno la mia Piazza di Siena si è consumata dietro lo schermo della tv. Gli impegni mi hanno portata a essere lontana da quello che rimane a mio avviso tra i concorsi più belli del mondo. Forse il più bello.
Da quello che ho potuto vedere era tutto impeccabile: il verde strepitoso, un tuffo nel passato, quando ero bambina e Roberto Arioldi vinceva su quel campo tanto sospirato da noi appassionati. Avevo solo pochi anni eppure lo ricordo come se fosse oggi. Mai avrei pensato un giorno di poterci essere, insieme ai colleghi giornalisti e aspiranti, mai avrei pensato di farne, in piccolissima entità, parte anche io.
Gli spazi ben distribuiti. Di indubbio buon gusto la scelta di ogni minimo dettaglio, splendido il galoppatoio che ha ripreso a essere teatro di successi.
Venerdì ho seguito la Coppa delle Nazioni con il fiato sospeso, carica di tensione. Una seconda vittoria da sogno, da piangere. Particolarmente colpita dal percorso del mio conterraneo Bruno Chimirri che, con una lucidità da pochi, ha portato a termine un percorso mozzafiato. Se ripenso alla sfortunata prestazione dello scorso anno e la paragonano alla splendida di questa edizione, deduco che non poteva esserci per Bruno migliore possibilità di riscatto. E mi sento di dirgli grazie per l’emozione che ha fatto vivere a tutti noi. Una seconda pagina di storia e di sport che si tinge di azzurro.
Come non fare accenno poi allo spirito di squadra dimostrato da Lorenzo de Luca? Vederlo accanto ai suoi colleghi, pronto a elargire consigli, credo sia stata una grande lezione di sport e amicizia. Ancora una volta Lorenzo insegna.
Emilio Bicocchi ha gentilmente affiancato per tutto il tempo della diretta Rai il cronista Claudio Icardi. La sua voce ha spiegato i percorsi di ogni singolo binomio con grande sportività . Emilio ha argomentato con tatto e grande rispetto per ogni singolo collega.
Il Gran Premio rimane, a pari merito della Coppa delle Nazioni, uno spettacolo senza pari. Ogni parola o commento aggiunto risulterebbe riduttivo. Se poi a vincerlo è Lorenzo de Luca in sella a uno spaziale Halifax direi che c’è solo da gioire. Mai un’edizione così fortunata per i nostri azzurri che si sono imposti come meritatissimi protagonisti di questo stupefacente concorso e hanno cambiato finalmente il corso della nostra storia sportiva.
Un bilancio nettamente positivo, un successo che si replicherà ancora e ancora.
Unica nota stonata, fuori dal coro: tribune semi vuote nei giorni precedenti al Gran Premio e colline piene. Dopo il successo dell’iniziativa dello scorso anno che prevedeva per il pubblico la tribuna a titolo gratuito, non capisco perché non replicare quest’anno la medesima formula. Uno sport bello come il nostro non merita sedie vuote. Piazza di Siena non può e non deve mostrare un pubblico ammassato su una collina, fisicamente lontano da cavalli e cavalieri. Un impatto televisivo e non solo veramente poco piacevole. Abbiamo fatto un passo indietro, ancora una volta abbiamo visto famiglie e ragazzi lontani da un grande spettacolo. Ancora una volta si è scelto tristemente di adottare una logica di selezione del pubblico poco ragionevole. Uno scivolone di stile a mio avviso imperdonabile. Il mio augurio è che l’anno prossimo si abbia il buon gusto di rimediare a tutto ciò.
Fatta larga scorta di emozioni, cala il sipario del’86esima edizione di Piazza di Siena e, saremo pronti a vivere presto una nuova avventura: ci vediamo al Longines Global Champions Tour!