“IL PALIO DI FUCECCHIO È ROSSOBLU” di Valentina Bachi

“IL PALIO DI FUCECCHIO È ROSSOBLU”
di Valentina Bachi
Il Palio è sempre un argomento molto controverso per noi appassionati di cavalli. Episodi poco edificanti, incidenti anche gravi e corse in situazioni di dubbia sicurezza hanno negli anni fatto levare un fronte molto forte di detrattori e paladini “antipalio” che inneggiano all’abolizione di queste rievocazioni storiche. Il che sarebbe indubbiamente un peccato. Per quanto si possa discutere sulle corse di cavalli, così come su qualsiasi altra attività che coinvolge cavalli, non sembrerebbe però impossibile coniugare l’aspetto culturale e tradizionale con accorgimenti e soluzioni moderni volti a mitigare i rischi della corsa, rendendo il palio una festa per tutti: contradaioli, spettatori, e perché no anche cavalli, che sono lì a fare il loro “mestiere”.
Il Palio di Fucecchio non si corre tra vie cittadine e palazzi, ma in una moderna e bella pista immersa nel verde, con un bel fondo in sabbia ben curato e protezioni adeguate; e salvo la “mossa”, cioè la partenza tra i canapi, non è niente di straordinario rispetto alle “classiche” corse in ippodromo. Ci sono controlli veterinari severi e i cavalli partecipanti sono selezionati accuratamente nel corso di alcuni mesi; una commissione di vigilanza veterinaria presiede l’evento; ambulanze per umani e equini e un servizio di sicurezza sia pubblica sia privata sono sempre all’erta, nella speranza di non doversi mai attivare.
Il Palio di Fucecchio coinvolge 12 contrade, a cui il cavallo viene assegnato in sorteggio durante la Tratta, che si svolge il mercoledì, e si corre la domenica pomeriggio in due batterie di 6 cavalli, di cui i primi 4 classificati accedono alla finale. Totale 3 corse, per pochi minuti di adrenalina e un intero pomeriggio di attesa, speranza, emozione.
Parola di appassionata, gli scrosci di pioggia non ci hanno impedito di trattenerci ieri fin quasi alle 20 in Buca d’Andrea, per scoprire a chi sarebbe toccato il “cencio” dell’edizione 2018.
Nella mattina, la sfilata storica in costume con 1.200 figuranti, uno spettacolo e una gioia per gli occhi sempre, è stata baciata da un bel sole, che però nel pomeriggio si è eclissato, e in “buca” ci siamo bagnati parecchio, bisogna dire.
Ma il vero contradaiolo sa che “il palio è sofferenza” e, incurante del sole a picco come della pioggia, lui stoico resiste e fa il tifo. Questo palio è filato piuttosto liscio senza incidenti o problemi di alcuna sorta, salvo il caso del cavallo della contrada Torre che era chiaramente “in crisi da canapo”, e manifestando grave stress e nervosismo per l’ingresso, appunto, fra i canapi, dopo qualche tentativo urbano di convincimento da parte del fantino e del barbaresco a terra, è stato infine ritirato.
I Torrigiani erano comprensibilmente afflitti, ma tutta la buca ha applaudito il cavallo Resta e il fantino Adrian Topalli, in lacrime, durante il giro d’onore: indubbiamente la decisione giusta per la tutela sia del cavallo in difficoltà sia degli altri partecipanti.
Le tre corse sono state vivaci ed emozionanti, con cavalli sempre più belli e qualitativi. Unica nota biasimevole, l’eccesso di bagarre tra due fantini “rivali” di Ferruzza e Cappiano che ha causato comportamenti non solo antisportivi ma, forse, anche perfettamente sanzionabili… a cui è seguita l’inevitabile invasione di campo dei contradaioli più focosi con qualche lieve scaramuccia. Ma come al solito i due litiganti non godono, e hanno solo fatto una brutta figura, dimenticandosi che al palio si va per divertirsi sportivamente tutti insieme e che le rivalità fra contrade sono solo un gioco.
La “mia” contrada Borgonovo, coi colori rosso e bianco che si intonavano magnificamente al mantello morello di Pressing de Mores si è brillantemente qualificata alla finale; però alla fine il cencio è andato, meritato, alla contrada rossoblu Samo, per la quale il grigio Quan King, montato da Valter Pusceddu detto “Bighino”, ha condotto la corsa dall’inizio alla fine.
Adesso loro festeggiano al grido “I campioni “Samo” noi!”… e gli altri già pianificano l’edizione 2019.
Ad maiora!
“foto: pagina Facebook Il Palio di Fucecchio”