L’Editoriale “LO STREAMING” di Glauco L.S. Ricci

L’Editoriale
“LO STREAMING”
di Glauco L.S. Ricci
Il nostro Sport è bellissimo.
Per un motivo molto semplice: è l’unico che ha per protagonista un altro essere vivente e mi scuso per il riduttivo “altro”.
Guardavamo le immagini che arrivano da Parigi e non potevamo non soffermarci su alcuni autentici miracoli compiuti da alcuni protagonisti che rimediavano agli errori dei loro compagni in sella.
Certo, anche i piloti di formula uno li compiono, ma la loro compagna è meccanica e non ci sembra riesca a intervenire.
Su questo potrebbe aprirsi un lungo dibattito….
Appunto.
Abbiamo la fortuna di avere un grande strumento al giorno d’oggi, disponibile a ogni latitudine, e l’abbiamo miseramente dimenticato.
I social sono pieni di pagine, gruppi e altro che non fanno altro che parlare di politica federale e non offrono alcun contributo tecnico, neanche a livello del tanto vituperato Bar Sport.
Eppure gli argomenti ci sarebbero e anche i più inesperti potrebbero abbeverarsi alla fonte della cultura e discutere, emozionarsi, crescere.
Niente.
Se non fosse per qualche appassionato isolato, non leggeremmo mai alcun spunto di dibattito.
E anche quelle poche volte, dovremmo comunque stare ben attenti ad esprimerci, perché chi è esperto e non produce non accetta commenti tecnici da parte di chi non è stato cavallo nella sua vita precedente.
Una tristezza.
È vero che una giustificazione c’è: nell’incredibile offerta di concorsi nazionali e internazionali è spesso difficile trovare la rotta e recepire le immagini, a volte solo a pagamento, a volte con streaming assenti o non all’altezza.
Un po’ quello che sta succedendo per i Campionati Italiani Assoluti di Arezzo.
Ma il problema sembra essere lo streaming dei consigli federali, chiediamoli a gran voce, era stato promesso.
Ai Campionati penseremo un altro giorno.
Oggi accontentiamoci di un trafiletto, un breve resoconto, un titolo, mettiamoci anche occhiello e catenaccio.
Ecco, quello sì, un bel catenaccio.