L’Editoriale IL DIRITTO DI RECOMPRA di Glauco L.S. Ricci

L’Editoriale
IL DIRITTO DI RECOMPRA
di Glauco L.S. Ricci
Allora ho deciso.
Una delle mie Cavalle, perché io ho solo Cavalle, se ne va.
Perché io ho una scuderia personale, dicono che gli Ippogenitori non hanno voce in capitolo, ma qualche Cavallo lo comprano, il comparto lo sostengono, eccome: istruttori, commercianti, veterinari, maniscalchi, comitati organizzatori…. no, non ringraziateci, siamo noi che ringraziamo voi.
Ma, adesso, una delle mie Cavalle se ne va, è la scelta giusta, per tutti, anche per lei.
Certo, mi sono detto, non venderei il mio cane, o il mio gatto, perché sono miei, appunto, e io sono loro.
Qualcosa non mi torna, non me lo voglio far tornare, non mi piace.
Ma, stavolta, non mi faccio fregare come tutte le altre volte, quando mi sono dovuto separare da altri compagni di gara, perché altrimenti avrei due scuderie, non una.
Questa volta non perderò le sue tracce.
Non capiterà più che non riesca a rintracciare il mio vecchio amico, che andava a stare bene mi dicevano, ma che si è perso chissà dove nel continuo passaggio di passaporti e altro.
Certo, ho verificato, c’è scritto Non Dpa, ma non mi basta, secondo me la sua fine non è certa, e io sarò colpevole, lo sono già.
E, allora…. allora, mi sono inventato il diritto di recompra: adesso, firma qui, c’è scritto che, se te ne separerai, mi dovrai contattare, per primo.
Firma qui. Adesso.
Liberamente tratto da una storia vera.