“IL TRAMONTO”

Riceviamo e pubblichiamo
“IL TRAMONTO”
Oggi c’era una mare stupendo e mi sono fermato a godermi il tramonto.
Sarà per la compagnia di amici innamorati come me, mentre fotografavo quei bellissimi colori, ho pensato stranamente ai Cavalli.
Non monto da mesi, ormai, ho perso la voglia per questo Sport, per questo mondo.
Ma, oggi, ho capito che devo assolutamente tornare in sella, assolutamente.
Mentre guardavo la luce andare via, ho pensato a quante luci si spengono nel nostro Sport a causa del denaro.
Ho iniziato a pensare: se avessi avuto soldi, tanti, avrei fatto questo, quello, quell’altro.
Poi ho pensato che, invece, non ho tutti quei soldi. Questo significa che io, e tutti quelli come me, sono tagliati fuori da questo nostro brutto mondo. Sì, perché se non hai soldi, del talento e della buona educazione, del rispetto dei cavalli e del crederci, te ne fai davvero poco, nulla.
Non prendiamoci in giro, non prendeteci in giro.
Nei centri ippici non sei nessuno, sei solo bravo, ma povero per questo mondo.
E ho pensato che questa mentalità sia proprio inculcata dall’alto, il pesce puzza dalla testa, come diceva mia nonna, vogliono che sia così, forse non se ne accorgono neanche.
La nostra Federazione, questa, quella passata, quella futura, il nostro mondo, si reggono solo sui privati che aprono il portafoglio, la meritocrazia non è ripagata, non lo sarà mai.
Non esisterà mai la Federazione della gente, ecco perché questo Sport è letteralmente morto, perché vincono i conti in banca stracolmi.
Esiste la loro base e il loro minimo sindacale, che non è il nostro.
Un privato, dicono, si sia arrogato il diritto di far togliere le divise ai militari solo perché ha denaro: senza il suo denaro e di quelli come lui, però, non avremmo quello che abbiamo ad alto livello, esempio lampante.
I soldi muovono tutto, nel bene e nel male.
Ma la mia Federazione, la nostra Federazione, non può sopravvivere grazie ai soldi privati: se non ce la fa con i soldi dei tesserati, siano essi gestiti bene o male, deve chiudere. Per sempre.