“COSÌ È SE VI PARE”

Riceviamo e pubblichiamo
“COSÌ È SE VI PARE”
L’attuale dibattito DPA nonDPA nasce tutto da una errata definizione contenuta nel testo della FISE, che si basa sul concetto di “cavallo atleta”.
Bene, non esiste da nessuna parte, in nessuna legge, in nessun regolamento, una definizione “cogente” di cavallo atleta.
La confusione nasce tutta da qui.
Il rispetto per il cavallo non si può imporre con le regole. Tutto dipende dal singolo proprietario quando si arriva a dover decidere la sorte di un cavallo DPA o nonDPA. Quello che invece si può e si deve fare è cercar di fare di tutto per debellare o almeno controllare la violenza che si fa ai cavalli in vita. Viviamo in un ambiente in cui si mettono sui pilieri barriere chiodate, un ambiente nel quale per aver denunciato episodi di maltrattamento si prendono querele, nel quale si chiedono grazie per chi comunque continua a esercitare.
Insomma il tema DPA o nonDPA è solo inutile casino.
Le cose vere accadono tutti i giorni in una grande quantità di maneggi e anche ad altissimo livello. Queste sono le cose che mi stanno portando alla nausea inarrestabile.
La discussione su DPA o nonDPA è ridicola, per il semplice motivo che alla fine è la coscienza del proprietario, unita alla possibilità concreta di mantenere il cavallo sino a fine vita, che farà la differenza. I cavalli nonDPA godono di vantaggi immensi rispetto ai DPA. Nessuno dei due è tutelato alla fine della carriera. Conosco proprietari di DPA che tengono al pascolo cavalli di 25 anni e conosco proprietari di nonDPA che li hanno venduti appena non potevano più saltare. Li hanno venduti a uno delle decina di commercianti che sanno come portarli in Polonia dove i macelli se ne fottono del DPA o nonDPA.
Ripeto, è una inutile sceneggiata. Ci vorrebbe uno con le palle vere che abbia voglia di lottare davvero per il benessere dei cavalli. Uno che abbia il coraggio di andare in FEI a sbattere i pugni sul tavolo per le nefandezze che la FEI permette nel mondo del dressage.
Invece sono tutti contenti e orgogliosi così.
Così è se vi pare.