L’editoriale: “l’ignoranza della sicurezza” di Glauco L.S. Ricci

L’Editoriale
L’ignoranza della sicurezza
di Glauco L.S. Ricci
Ieri è stata la giornata del silenzio, era giusto e doveroso, lo meritava Alice e la sua giovane vita spezzata da un tragico incidente.
Abbiamo così evitato che ci fossero rivolte accuse di speculare su una tragedia, se non di lucrare con le nostre campagne per la Sicurezza.
Sarebbero state le solite infamanti accuse da parte di chi, ancora ieri e nei giorni precedenti, invitava a dedicare maggior tempo all’addestramento a Cavallo piuttosto che alla scelta di un casco; come se Ayrton Senna fosse stato punito dalla sua incapacità a guidare una monoposto da Formula 1.
Parole pesanti, dannose, che andrebbero perseguite, così come succede nel mondo della Salute e Sicurezza sul Lavoro, dove anche gli esempi negativi sono sanzionabili civilmente e penalmente.
Non è più tollerabile vedere Istruttori che, non solo montano senza casco davanti ai loro allievi, ma tollerano anche che gli stessi allievi li imitino, così come tutti i frequentatori del loro maneggio.
Non è più accettabile la solita litania che l’equestre sarebbe un mondo a parte: il mondo va avanti e dovrebbe confinare chi è fermo alla sua arretrata cultura.
Ci sono due modi per girare pagina, anche in materia di Sicurezza: l’informazione e la sanzione.
Noi di Ucif non ci arroghiamo il diritto di far cultura in materia, certamente ci stiamo impegnando da sempre per fare informazione, ne sono una testimonianza le nostre Giornate per la Sicurezza.
Così come proponiamo un giro di vite, con controlli e sanzioni, anche indirette.
Un esempio, fattibile, potrebbe essere la mancanza di copertura assicurativa a chi monta senza casco, con diminuzione delle tariffe per chi invece lo utilizza.
Qualcosa va fatto, anche da parte della Federazione. Giriamo pagina.