L’editoriale “Per un attimo” di Glauco L.S. Ricci

L’editoriale
“Per un attimo”
di Glauco L.S. Ricci
Per un attimo ci abbiamo pensato.
Ci stava scappando la penna, anzi l’indice sulla tastiera.
Il fatto è che siamo tifosi del Milan da piccolissimi, non ricordiamo se la prima parola pronunciata sia stata “Mamma”, “Papà” o “Milan”, questa è la verità.
E allora ci facciamo prendere dall’entusiasmo ed è come se il Milan fosse nostro: non siamo mai scesi in campo con quella maglietta, non siamo mai stati Presidente o Allenatore, ma il Milan è nostro.
Ecco perché, ieri sera, avremmo voluto chiedere i perché della disfatta contro i giallorossi capitolini a mister Montella.
Perché, ad esempio, non schierare Locatelli? A maggior ragione in una partita dove il centrocampo avversario era evidentemente superiore per tecnica e fisicità. Certo, avrà avuto i suoi motivi.
E non a caso, siamo stati ore a telefonarci e a messaggiarci con i compagni di sventura.
Ma, poi, abbiamo desistito.
Meglio non scrivere niente sulle nostre Pagine, meglio soprassedere.
Qualcuno avrebbe potuto risentirsi, certamente non Montella, persona di grande spessore e intelligenza, e avrebbe potuto invitarci al silenzio.
In effetti, non siamo mai stati su una panchina di Serie A, ne’ abbiamo calcato l’erba di San Siro.
A Wembley ci siamo stati, si’, ma in tribuna. Se per questo, anche a Wimbledon, ma il campo centrale non ha mai visto un nostro servizio e Federer, se ci incontra, al massimo ci fa un autografo.
No, meglio tacere.
Sì, va bene, volevamo solo fare quattro chiacchiere da bar, divertirci un po’.
Ma questo mondo è permaloso, chiuso, riottoso.
No, no, meglio tacere, ci siamo detti, già vedevamo gli opinionisti esperti scendere in campo e dare il meglio di se’, anzi, il peggio.
Per Locatelli, ci saranno altre occasioni, anzi, magari è stato proprio lui a chiedere di non giocare perché non se la sentiva e mira ad altre partite, ad altri traguardi.
Noi torniamo ad attaccare le figurine, quelle del Milan, con la coccoina, e a mettere le doppie tra i raggi della bici, per far rumore.
In questo si’ che siamo competenti.
Da anni.
(Ma le figurine si attaccano ancora con la coccoina e si mettono ancora tra i raggi della bici?!….)
Un Cavallo In Famiglia
Pubblicazione quotidiana registrata presso il Tribunale di Milano il 26.04.2017 al nr 153