L’editoriale “il bastone e la carota” di Glauco L.S. Ricci

L’editoriale:
“il bastone e la carota”
di Glauco L.S. Ricci
Abbiamo aspettato qualche giorno a scrivere questo Editoriale, che volevamo dedicare alla nostra Terza Giornata della Sicurezza a Cavallo.
Volevamo far passare la “sbornia”, l’euforia, le emozioni che proviamo ogni volta che viviamo una di queste nostre giornate, che ci rendono meno obiettivi e sereni nel giudicare e nel commentare.
Perché di una cosa vorremmo subito parlare: la nostra Associazione ha fatto un grande lavoro, sta facendo e farà un grande lavoro, che risponde in pieno alla sua mission, che si è data sin dalla sua nascita e che non ha mai tradito: la tutela delle Famiglie e dei loro ragazzi, che si avvicinano a questo nostro tribolato mondo equestre.
La nostra campagna per la Sicurezza non si ferma certo a Collegno, proseguirà in modo itinerante, sottolineata puntualmente, quotidianamente su tutti i nostri Social.
Per la prima volta, al Circolo Ippico La Magnolia, abbiamo vestito completamente il nostro cavaliere modello: casco, airbag e staffe di sicurezza.
I nostri partner e i nostri tecnici si sono succeduti in rapida successione, descrivendo requisiti e caratteristiche dei dispositivi presentati e toccati con mano, anche con delle riuscite dimostrazioni equestri.
Ucif non si arroga certo il diritto di fare cultura su un argomento così importante, ma l’informazione che stiamo producendo è notevole, i riconoscimenti e gli apprezzamenti ricevuti valgono più di qualunque ricompensa economica per la nostra Associazione, che conferma il suo impegno totalmente no profit.
Certo la strada è ancora lunga, ed è questo che ci piace, che ci stimola.
Dobbiamo abbattere un muro, costruito nel corso degli anni da chi ha sempre confuso l’esperienza con la sicurezza, speriamo non volutamente.
Sono le stesse resistenze che incontriamo nella nostra vera attività professionale, questa è solo una passione, un divertimento: la gestione della Salute e della Sicurezza sui Luoghi di Lavoro.
Quante volte abbiamo sentito dire, e ancora sentiamo, “Non mi è mai successo niente”, “Le protezioni servono solo per chi non è esperto”, “Cosa faccio per la sicurezza? Ho un’Assicurazione….”
Frasi che esprimono, desideriamo dirlo, profonda ignoranza in materia, se non arroganza.
Ci sono due strade da seguire per abbattere questo muro, noi usiamo definirle “il bastone e la carota”: possiamo sanzionare o fare cultura, preferibilmente entrambe.
È esattamente la soluzione intrapresa dalla legislazione attualmente vigente in materia di Salute e Sicurezza sul Lavoro: invitare alla formazione e sanzionare, pesantemente, chi non rispetta quanto trasmesso..
Perché su un aspetto dobbiamo essere chiari: la sicurezza costa, ma costa ancor di più la non sicurezza, ed è un costo che la comunità civile non deve sostenere anche per chi decide di non proteggersi, perché “La testa è mia, io sono libero”.
Non vogliamo arrivare a quanto deciso in certi Paesi occidentali, nei quali chi fuma è penalizzato rispetto a chi non fuma nelle tempistiche sanitarie, ma davvero qualcosa si deve fare.
Basterebbe, ad esempio, che le Assicurazioni non riconoscessero alcun tipo di contributo a chi si infortuna senza protezione. Potrebbero essere applicate tariffe migliori, a chi davvero si merita un trattamento di riguardo.
Sul nostro Gruppo Facebook discutiamo spesso se pubblicare o meno, ad esempio, foto di persone a cavallo senza casco, un po’ come pubblicare foto di bistecche su un Gruppo di vegetariani. A volte sono foto di ragazzi, che come tali si abbeverano agli esempi forniti da chi è più anziano e riconosciuto.
Ecco perché restiamo allibiti davanti a certe foto cha appaiono sul web: persone “mature” che montano senza protezioni, un pessimo esempio per i giovani che li guardano.
Pensate che la legislazione sulla Sicurezza prevede una specifica sanzione a chi si procura un danno non avendo indossato le protezioni ed essendo stato di esempio negativo per i propri colleghi.
Non arriveremo certo mai a obbligare l’uso del casco, ma, davvero, la mancata copertura assicurativa potrebbe essere una soluzione.
Nell’attesa, scegliamo la strada più edificante, la carota, cerchiamo di fare informazione, cerchiamo di crescere, insieme, col sorriso, sempre.
Noi di Ucif, che abbiamo a cuore le nostre Famiglie e i nostri Cavalli.