L’editoriale: “Corsi & ricorsi” di Glauco L.S. Ricci

L’editoriale:
“Corsi & ricorsi”
di Glauco L.S. Ricci
Come forse non tutti sanno, e questo è il motivo di quella poca e insignificante confusione e strumentalizzazione che si fa sull’argomento, la nostra Associazione è stata oggetto, qualche tempo fa, prima delle elezioni tenute ad Assago, dell’attenzione della Procura Federale.
La stessa non si sarebbe certamente interessata alla nostra modesta e umile Associazione, se non avesse ricevuto una dettagliata e importante segnalazione, che riportava due nostri presunti comportamenti non corretti, ai sensi della legislazione e della normativa vigente e cogente.
Tralasciamo le voci che ci sono giunte da più parti, e alle quali non vogliamo dare credito, che la segnalazione non ci avrebbe interessato se non ci fossero state sollecitazioni da accoliti molto attivi sul web: si tratta, certamente, di illazioni pretestuose, che comunque non cambiano il traguardo che vogliamo tagliare nel nostro breve discorso.
Avviciniamoci per gradi, anche per prevenire eventuali futuri comportamenti scorretti da parte di nostri attenti lettori tesserati, soprattutto dei nostri Soci tesserati, ai quali è dedicato questo Editoriale, perché a loro teniamo, e molto.
Primo punto.
La nostra Associazione era venuta, a detta della segnalazione, “clandestinamente” e “abusivamente” in possesso delle password per poter accedere all’area riservata del sito Fise e le aveva “slealmente” pubblicate.
I codici di accesso, conosciuti da gran parte del mondo equestre interessato, come da testimonianze disponibili, erano quantomeno criticabili.
Niente di abusivo e clandestino, quindi, ma, soprattutto un’incredibile violazione della legislazione in materia di Privacy da parte degli Enti preposti (ricordiamo, infatti, che le password devono essere minimo di otto caratteri, non semplici, non facilmente riconducibili a chi le ha generate, ….)
Lo ammettiamo: siamo stati ingenui. La nostra segnalazione, dovuta come Associazione che per Statuto tutela le Famiglie, era doverosa, oltretutto corredata da un’immediata mail alla Federazione stessa per porre rimedio al problema, ma potevamo non citare il codice, anche se conosciuto ai più.
Non è stata pubblicata alcuna sentenza, anche se c’è stata, lo facciamo noi: censura e sanzione.
Secondo punto.
Siamo stati accusati di aver ospitato un post, dal titolo “Compro tutto”, nel quale, a detta della segnalazione, era chiaro il riferimento a figure federali, soprattutto perché il post era ospitato su un Gruppo e su una Pagina Equestre.
Anche in questo caso, non vogliamo credere alle “numerose” sollecitazioni che ci dicono pervenute sull’argomento.
Non è stata pubblicata alcuna sentenza, perché non c’è stata sentenza. Molto semplice, a nostro modo di vedere: una testata e il suo responsabile pubblicano quanto ricevuto, se lo ritengono opportuno, e non sono obbligati a citare le fonti. Una testata, un giornalista.
Bene.
Ora che abbiamo pubblicato come stanno le cose, soddisfacendo le curiosità di pochi, alcune riflessioni, alcuni consigli, sono doverosi, per molti.
Se desiderate erogare un servizio utile agli Iscritti dei vostri Social, pochi o tanti che siano, fatelo in modo accorto e, soprattutto, in modo indiretto. Sempre che siate responsabili di un’Associazione, se no non si capisce davvero perché lo facciate.
Non associate mai, direttamente o indirettamente, la Federazione a comportamenti denigratori, ingiuriosi o altro, soprattutto se siete tesserati e, a maggior ragione, se mettete la firma o pubblicate opinioni di altri ma non siete giornalisti, e lo fate su un Gruppo Facebook Equestre, il che fa ricondurre la vostra o altrui opinione al mondo equestre.
Il vento è cambiato, si respira un’aria migliore, da parte di tutti, uniti in un unico interesse per il nostro meraviglioso Sport, che tanti successi sta, finalmente, mietendo.
Credo, sarebbe meglio dire auspico, che non ci siano più attenzioni e sollecitazioni verso aspetti, a nostro modo di vedere, di gran lunga inferiori rispetto a problematiche ben più importanti, il maltrattamento dei Cavalli, ad esempio.
Ma l’accortezza non è mai troppa.
Non sarete “clandestini”, “abusivi”, “sleali”…. ma potreste essere ingenui o, peggio ancora, stupidi e convinti di essere dotati di immunità.
Non è così.