L’editoriale: “amore e odio” di Glauco L.S. Ricci

L’editoriale
“amore e odio”
di Glauco L.S. Ricci
Ho fatto un bel respiro, prima di iniziare a scrivere queste righe.
Sono ventiquattro ore che discuto con amici e conoscenti, che posto video e foto, che rimuovo i commenti (tantissimi, ma consentiti solo sul Gruppo), che mi sorprendo di fronte all’incredibile numero di contatti e visualizzazioni (quasi mezzo milione….), che combatto con il mio principale critico, me stesso.
Sì, perché io amo gli animali e i Cavalli, a volte anche più degli esseri umani, e anche mentre lo scrivo mi vergogno un po’.
Eppure, non riesco a “odiare” il Palio di Siena, che pur tante critiche e contestazioni muove, soprattutto da “animalisti” come me.
Sapevo che sarebbe stato rischioso parlarne: un’Associazione come la mia, che mette al centro della propria missione i Cavalli e il loro benessere, sarebbe stata certamente esposta a critiche, anche feroci.
A nulla vale ricordare che nel nostro Sport, l’elittuosa Equitazione, abbiamo visto e sentito di tutto e di più. Anzi, noi stessi ne siamo state vittime e a volte, incredibilmente, anche colpevoli da additare.
Eppure, per chi ama Siena, e quella meravigliosa atmosfera che si respira prima e dopo la competizione, non si può non parlare di questo evento.
Certo, non vogliamo vedere incidenti, non vogliamo vedere nerbate, il campo andrebbe rivisto, se non spostato altrove, non si può stare con il fiato sospeso a ogni curva, si potrebbero utilizzare cavalli meno potenti e meno veloci, ….si potrebbe fare tante cose.
Rimangono le emozioni, vere, che solo questo evento sa regalare: il battesimo del Cavallo nella Chiesa della Contrada, la stalla ricavata nella Parrocchia con il Barbaresco a dormire col Cavallo, il silenzio incredibile della Piazza un attimo prima dello scoppio che segnala l’ingresso dei Cavalli in campo….
Emozioni che abbiamo vissuto, vivendo sensazioni indimenticabili, piangendo per una caduta, gioendo per la nostra Contrada favorita, che proprio ieri ha vissuto una serata indimenticabile.
Chiedo scusa agli amici che mi criticano se non riesco a essere completamente contro il Palio, che mi è entrato nel cuore tanti anni fa, insieme a una bambina, che voleva comprare Zilata Usa e portarla a Milano, nel suo maneggio.
Per sempre.